Scoperta piantagione di marijuana in un appartamento di Giarre: guai per un 74enne

Scoperta piantagione di marijuana in un appartamento di Giarre: guai per un 74enne

CATANIA – È finito nei guai un 74enne di Santa Venerina perché responsabile di aver coltivato una piantagione di marijuana nel suo appartamento a Macchia, frazione di Giarre. Ad essere intervenuti il 12° Elinucleo carabinieri di Catania, lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e i militari della stazione di Giarre.

Scoperta piantagione di marijuana a Giarre

Tutto è iniziato durante un’attività di sorvolo dell’elicottero dei carabinieri di Catania, impegnati in controlli ambientali e antidroga. Dall’alto, il pilota e l’equipaggio hanno individuato una rigogliosa piantagione di canapa indiana in un appezzamento isolato nella frazione giarrese.

Scattata una foto aerea e registrate le coordinate, i militari hanno trasmesso le informazioni alla stazione di Giarre e allo Squadrone Cacciatori, evitando di insospettire il coltivatore.

Il blitz dei carabinieri

Sul posto, le pattuglie hanno pianificato l’intervento studiando immagini e vie d’accesso. Le unità dei Cacciatori, addestrate a muoversi in silenzio e sfruttare ogni copertura naturale, si sono avvicinate alla coltivazione senza farsi notare, confermando la presenza delle piante.

All’alba è scattato il blitz: il 74enne, ignaro della presenza dei militari, stava innaffiando la piantagione quando è stato bloccato. Il sopralluogo ha portato alla scoperta di 381 piante di cannabis alte circa tre metri e di un’area vicino a un torrente adibita all’essiccazione, completa di rastrelliere.

La perquisizione estesa all’abitazione dell’uomo ha permesso di rinvenire 150 grammi di marijuana, una macchina per il sottovuoto e numerose buste per il confezionamento, materiale ritenuto idoneo alla commercializzazione.

I provvedimenti per l’anziano pusher

Il 74enne, già noto per precedenti dello stesso genere, è finito in arresto. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato la misura, disponendo l’obbligo di dimora a Santa Venerina. Resta ferma la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.