CATANIA – È stata denominata Capinera l’operazione avviata nelle prime ore del mattino e che ha portato all’arresto di ben 8 soggetti, presunti autori dei reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Operazione Capinera
L’operazione condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa dal febbraio al giugno 2024, ha consentito di ricostruire i canali di approvvigionamento e il modus operandi attraverso cui il gruppo criminale gestiva il narcotraffico di cocaina e crack, smerciato in una piazza di spaccio di Librino.
Il supermarket della droga
Sono stati oltre 100 i carabinieri del Comando Provinciale di Catania coinvolti, supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento “Sicilia” e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria.
L’attività d’indagine avrebbe consentito di accertare la presenza, in via Capinera, di una piazza di spaccio dedita al traffico e alla vendita di sostanze stupefacenti quali cocaina e crack, diretta da un 31enne già ristretto in regime di detenzione domiciliare. Proprio dall’indirizzo di residenza del suo promotore, ha preso nome l’operazione.
Nello specifico, l’uomo avrebbe allestito, all’interno della propria abitazione, un vero e proprio “supermarket della droga”, dove la sostanza stupefacente veniva trasportata e quindi stoccata, per poi essere ceduta agli acquirenti. Avvalendosi di sentinelle e di un sistema di videosorveglianza, il 31enne sarebbe riuscito a sospendere l’attività illecita in caso di controlli.
Tuttavia, durante le indagini, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare 10 sodali dell’uomo e denunciare 16 persone, sottraendo al circuito del traffico di sostanze stupefacenti oltre mezzo chilo tra crack e cocaina.
I ruoli nell’organizzazione
Le indagini avrebbero consentito di scoprire i ruoli attribuiti a ciascun indagato. Ogni singolo partecipante avrebbe avuto uno specifico compito: dal trasporto per l’approvvigionamento fino allo stoccaggio, dal confezionamento e successiva cessione delle droghe. È stato dimostrato come tale collaborazione sarebbe stata garantita da 2 indagati. Questi si sarebbero occupati di custodire la cocaina ed il crack, per poi consegnarla al successivo livello previsto della “supply chain” dello stupefacente.
Le sostanze, dunque, sarebbero state trasportate da 5 corrieri sino al domicilio del capo del gruppo per la successiva vendita all’interno della sua abitazione. Le dosi venivano esposte nello sfarzoso soggiorno dell’abitazione dove, con l’aiuto di un ulteriore complice, factotum e uomo di fiducia del capo-promotore, sarebbero state poi vendute agli acquirenti.
Le indagini si sono concluse nel mese di giugno 2024 con l’arresto del responsabile dell’associazione che è stato collocato in una comunità terapeutica in regime di arresti domiciliari.
Le immagini video
I nomi degli arrestati
- Mario Poidomani, classe 1994
- Danilo Alfio Clarinetto, classe 1994
- Salvatore Costanzo, classe 1987
- Ignazio Grasso, classe 1978
- Salvatore Messina, classe 1984
- Santo Messina, classe 1989
- Massimo Scuderi, classe 1991
- Pietro Torre, classe 1987