ROMA – È stato innalzato al livello massimo il grado di allerta per la sicurezza nelle basi americane presenti in Italia e in tutti gli obiettivi sensibili del territorio nazionale. La decisione arriva dopo l’attacco statunitense contro obiettivi in Iran avvenuto nella notte, evento che ha innescato un’escalation diplomatica e militare a livello globale.
Le misure rafforzate riguardano in particolare le basi di Aviano e Sigonella, ma anche tutte le aree a rischio, comprese le sedi diplomatiche statunitensi, le rappresentanze israeliane, e i luoghi di culto più significativi.
A Roma sono stati disposti:
- un rafforzamento della sorveglianza attorno al Vaticano per l’Angelus domenicale,
- un presidio speciale presso la basilica di San Giovanni in Laterano, dove è in programma la messa del Giubileo dei governanti presieduta da Papa Leone XIV,
- misure straordinarie a tutela dell’ambasciatore USA e degli eventi pubblici nella capitale.
Nel frattempo, il Viminale ha convocato due importanti vertici:
- il CASA (Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo),
- e il CNOSP (Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica), previsto per oggi alle 16 e presieduto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con la partecipazione dei vertici di intelligence e forze di polizia.
Sul fronte internazionale, l’Iran minaccia “rappresaglie senza limiti” in caso di nuovi attacchi e la Cina ha condannato fermamente l’azione americana, definendola una “violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”.
Il Papa ha lanciato un appello alla pace, chiedendo “di fermare la tragedia” prima che la situazione precipiti ulteriormente.