CATANIA – Donare sangue non è un mero gesto di beneficienza: si tratta di contribuire, ogni giorno, a salvare una nuova vita, ad accendere un faro di speranza per chi lotta con la propria malattia. E oggi – nella Giornata Mondiale del Donatore di Sangue – si celebra proprio questo; si puntano i riflettori sui nostri veri e propri “supereroi”.
“Dona il sangue, salva una vita“: così l’Avis – Associazione Volontari Italiani del Sangue – incita a compiere questo straordinario gesto di solidarietà per chi si ritrova con la vita appesa a un filo.
Numero dei donatori di sangue in Sicilia in aumento
La Sicilia, in tal senso, è portatrice di buone notizie: è quanto emerge da un comunicato dell’Avis, in cui si registrano esattamente 135.366 donazioni nel 2024. Numeri importanti, a cui si aggiungono anche i contributi di altre realtà associative come Fratres, Fidas e Croce Rossa, attive sul territorio regionale.
Fondamentale evidenziare come, rispetto al 2023, si sia registrata una crescita del 37% nel tasso di donazione, nonché un aumento del 40% dei trapianti: ebbene, un incremento che non lascia indifferenti, tra i più emergenti tra le regioni d’Italia.
Catania protagonista: l’iniziativa di Fratres CEM
E nel frattempo, per cercare di coinvolgere nuovi potenziali donatori, le diverse associazioni stanno organizzando iniziative, conferenze con autoemoteche per fomentare la donazione. In tal senso spicca la città di Catania, dove Fratres Catania Enna Messina (CEM) terrà la conferenza “Donare il sangue, testimonianza di speranza” al Museo Diocesano.
Evento allestito con il contributo di Sicilbanca e il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Arcidiocesi etnea, della Città Metropolitana di Catania, del Comune di Catania, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dell’Accademia di Belle Arti.
Ad aprire i lavori il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Presenti relatori d’eccellenza, da don Vincenzo Branchina, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, a Marisa Cottone, del Centro Regionale Trapianti Sicilia.
In seguito si provvederà alla premiazione dei donatori e dei volontari dei gruppi della Fratres delle tre province, distinti per numero di donazioni e impegno. E dulcis in fundo, “Donare sangue è di moda”, passeggiata di moda e costume curata dalla docente di Storia del costume per lo spettacolo Liliana Nigro dell’Accademia di Belle Arti. Sarà possibile donare sangue nelle autoemoteche Fratres dalle 8.30 alle 12.30.
Il Presidente della Fratres CEM, Angelo Salice, pronuncia parole di sensibilità ed esortazione a donare: “Celebriamo il donatore per il gesto che compie e lo esortiamo, con l’estate alle porte, a non rinviare a dopo le ferie la prossima donazione, in quanto è questo il momento per rimpinguare le scorte di sangue necessarie a evitare il rinvio degli interventi chirurgici programmabili ed assicurare le trasfusioni a pazienti talassemici, leucemici e agli interventi in emergenza-urgenza”.
“Un appello pure a chi è risultato idoneo alla pre-donazione affinché si affretti a donare e a quanti abbiano in mente di compiere questo gesto così significativo: recatevi nei centri di raccolta, il momento in cui ognuno di noi può fare la differenza è proprio questo”, conclude il presidente Salice.
La parola ad Agata Carrivale, presidente di Fratres Gravina
Ai nostri microfoni è intervenuta la presidente di Fratres Gravina “Enza Carrivale“, Agata Carrivale, e chi meglio di lei per spiegare il valore umano e sociale del dono del sangue nella società di oggi. L’associazione è relativamente giovane: è nata solo lo scorso settembre. “L’inizio non è stato semplice, com’è normale quando si lavora in una comunità dove ancora c’è tanto da fare per sensibilizzare“.
Emblematico è il nome che porta Fratres Gravina, ovvero Enza Carrivale, donna che ha lottato fino all’ultimo, scomparsa troppo presto, alla sola età di 45 anni. Tutta colpa di un maledetto tumore allo stomaco. “Durante la sua malattia ha avuto bisogno di continue trasfusioni, questo ci ha fatto toccare con mano quanto il sangue sia prezioso e quanto spesso scarseggi“.
L’affluenza negli ultimi mesi
E la vera “social catena” leopardiana nella società di oggi è rappresentata proprio da atti di generosità e solidarietà come questi. Donare sangue, come ha spiegato la Presidente Carrivale, ha “un valore umano profondo, perché ci ricorda che siamo tutti legati da un filo invisibile: quello della vita. Donare significa pensare agli altri, anche a chi non conosciamo, ed è proprio in questo gesto gratuito che si misura la forza di una società unita”.
E ancora: “Oggi, in un mondo che corre veloce, il dono del sangue rappresenta un momento di umanità, di attenzione verso il prossimo e di responsabilità collettiva”.
Essendo un’associazione “giovane”, la prima raccolta sangue è partita lo scorso febbraio. “L’affluenza, per ora, è stata moderata ma significativa: ogni persona che dona per la prima volta è un passo avanti. Speriamo che nei prossimi mesi cresca sempre di più. E stiamo lavorando proprio in questa direzione: tenere alta l’attenzione, coinvolgere sempre più cittadini e costruire una vera cultura del dono, stabile e duratura nel tempo”.
Il futuro nelle mani dei giovani
E anche in quest’ambito, i giovani sono considerati pietre miliari, il futuro della donazione. La Presidente di Fratres Gravina ha spiegato che “stiamo puntando molto su di loro, cercando di coinvolgerli attraverso iniziative dinamiche e in linea con i loro interessi. Un esempio concreto è stata la giornata del 3 maggio, dedicata alla salute e allo sport, che ha riscosso una bella partecipazione e ha rappresentato un primo passo per avvicinare i ragazzi al mondo del dono”.
Eppure, la fascia demografica che va dai 18 ai 25 anni è ancora poco presenta tra i donatori. “I motivi sono tanti: poca informazione, qualche timore, o semplicemente disattenzione verso il tema. Ma noi stiamo lavorando proprio su questo, cercando di comunicare con il loro linguaggio, attraverso i social, le scuole e le realtà giovanili del territorio”.
Donare è sicuro anche per i neomaggiorenni
“Spulciando” i canali social emerge come molti giovanissimi – in particolare le famiglie – siano restii a donare sangue per possibili controindicazioni di salute. Proprio per questo, Agata Carrivale ha voluto parlare chiare, spiegando le cose così come sono.
“In generale no, se si è in buona salute. Chi ha compiuto 18 anni può donare tranquillamente, a condizione che abbia un peso minimo di 50 kg e non presenti patologie o condizioni temporanee che impediscano la donazione. Prima della donazione viene sempre effettuata una visita medica accurata e un colloquio con il medico, per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente”.
Ma soprattutto, “è importante rassicurare i ragazzi: donare non fa male, è sicuro, e si è sempre assistiti da personale qualificato”.
Progetti di sensibilizzazione
Diverse le iniziative – alla conferenza che si terrà oggi al Museo Diocesano di Catania – di Fratres in Sicilia. Già da ieri, le associazioni si sono mobilitate per contribuire alla sensibilizzazione. Emblematico il gesto della Fratres di Niscemi – nel Nisseno – dove, per celebrare questa giornata, ha fatto illuminare di rosso il Palazzo di Città. E ancora, lo spettacolo “Evelyne, il riscatto della bellezza“, organizzato in collaborazione con Fratres Letojanni.
“Anche noi, come Fratres Gravina, stiamo portando avanti il nostro impegno sul territorio: promuoviamo la cultura del dono attraverso attività di sensibilizzazione, la comunicazione sui social e la collaborazione con realtà locali. Il nostro obiettivo è chiaro: ricordare a tutti quanto sia importante donare, soprattutto nei mesi estivi, quando le scorte si riducono, ma il bisogno di sangue resta sempre alto”.
Significativo il messaggio di chiusura che Agata Carrivale vuol lanciare alla comunità: “Donare sangue è un atto d’amore verso gli altri… ma anche verso se stessi. Perché oggi puoi salvare una vita, domani quella vita potrebbe essere la tua o di chi ami. Scegli il mare, ma scegli anche la donazione”.