Omicidio Debora Pagano, chiesto l’ergastolo per il giarrese Leonardo Fresta

Omicidio Debora Pagano, chiesto l’ergastolo per il giarrese Leonardo Fresta

GIARRE – Nuovi aggiornamenti sulla condanna di Leonardo Fresta, il panificatore 43enne che nel luglio del 2022 uccise la compagna Debora Pagano nella loro abitazione a Macchia, frazione di Giarre.

Il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Fabio Platania hanno avanzato alla Corte d’Assise di Catania la richiesta di ergastolo e isolamento diurno per due anni nei confronti del malvivente. La prossima udienza si terrà il 17 giugno.

Secondo quanto si apprende, la donna sarebbe morta nella serata dell’8 luglio. La coppia aveva una bambina – allora di 7 anni – che al momento della tragedia si trovava a casa della nonna. Sarebbero emerse anomalie comportamentali da parte di Fresta dal momento che quest’ultimo ha allertato i soccorsi solo 1 giorno e mezzo dopo il delitto pur essendosi, a suo dire, “immediatamente reso conto del decesso”.

“Ero sotto shoc”: questo il motivo per cui – secondo l’accusa – l’assassino ha segnalato la morte della donna in ritardo. E ancora, il 43enne avrebbe fornito delle versioni contraddittorie al personale sanitario del 118 intervenuto sui luoghi, rispetto a quelle fornite nell’immediatezza dei fatti alla Procura.

In foto Debora Pagano e Leonardo Fresta