CATANIA – Nuovi aggiornamenti sull’omicidio di Santo Re, il 30enne che lavorava alla nota pasticceria Quaranta di Catania.
La Procura di Catania, con il pool coordinato dall’aggiunto Fabio Scavone, ha disposto l’arresto del killer – il 37enne John Obama – per omicidio volontario. Oggi verranno inoltre depositati gli atti nella segreteria del gip per la convalida del fermo.
Obama. originario dello Zimbabwe, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati violenti e privo di permesso di soggiorno da anni. L’uomo esercitava abusivamente l’attività di parcheggiatore nella zona del porticciolo di Ognina, dove era stato più volte sanzionato e in due occasioni arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
L’aggressione e l’arresto
Erano da poco passate le 15 quando alla sala operativa della Questura è giunta la segnalazione di un uomo gravemente ferito all’interno della pasticceria dove lavorava. Sul posto sono intervenute tempestivamente le volanti della Polizia di Stato, che hanno raccolto le prime testimonianze: numerosi avventori e colleghi della vittima hanno indicato il responsabile, descritto come un parcheggiatore abusivo già conosciuto in zona.
Pochi minuti dopo, gli agenti lo hanno individuato mentre si allontanava di corsa lungo viale Alcide De Gasperi. L’uomo aveva mani e abiti insanguinati. Fermato e condotto in Questura, durante il fermo ha pronunciato frasi sconnesse, alternando farneticazioni al nome della vittima.
Nel frattempo, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno effettuato i rilievi sulla scena del crimine. L’arma del delitto, un coltello da cucina di grosse dimensioni, è stata recuperata da un carabiniere fuori servizio, testimone degli ultimi momenti dell’aggressione. Contestualmente, gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza pubbliche, che hanno confermato la dinamica.
Dalle ricostruzioni emerge che la vittima si stava dirigendo verso la propria auto parcheggiata nella discesa che conduce al porticciolo, quando è stata affrontata dall’aggressore. Dopo un breve scambio, l’uomo ha sferrato diversi fendenti, colpendo mortalmente il giovane. Gravemente ferito, Santo Re ha tentato di raggiungere il bar in cerca di aiuto, dove si è accasciato sanguinante. Sul posto, per coincidenza, si trovava un’ambulanza che lo ha trasportato d’urgenza in ospedale, dove però è deceduto poco dopo.
Le testimonianze
Fondamentali per l’indagine le testimonianze di una coppia presente al porticciolo al momento dell’aggressione e di diversi dipendenti della pasticceria, che hanno riferito di conoscere l’aggressore, spesso aiutato con cibo o vestiario. Tra i testimoni, anche alcuni colleghi che si sono precipitati in ospedale.
L’indagine e la custodia cautelare
Il Pubblico Ministero, intervenuto presso gli uffici della Squadra Volanti, ha disposto l’arresto in flagranza del 37enne e la sua traduzione in carcere. Sono stati disposti anche accertamenti medico-legali sia sul corpo della vittima che sull’arrestato. L’udienza di convalida davanti al Giudice per le Indagini Preliminari si terrà nei prossimi giorni.