Chi sono gli arrestati di oggi tra Aci Catena e Acireale. Smantellato “fortino” della droga

Chi sono gli arrestati di oggi tra Aci Catena e Acireale. Smantellato “fortino” della droga

CATANIA – Nelle prime ore del mattino del 20 maggio 2025, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati da unità specializzate dell’Arma operanti in Sicilia – tra cui lo Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, l’Aliquota di Primo Intervento, il Nucleo Cinofili e il Nucleo Elicotteri di Catania – hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di 14 persone.

I soggetti, fermo restando il principio di presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva, sono gravemente indiziati – a vario titolo – dei reati di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni, lesioni aggravate, e ricettazione, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Altri quattro individui sono stati destinatari di avvisi di interrogatorio preventivo.

Chi sono gli arrestati di oggi tra Aci Catena e Acireale

L’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Acireale e coordinata dalla DDA di Catania, si è svolta tra novembre 2021 e maggio 2022. Attraverso complesse attività investigative, tecniche e dinamiche, corroborate anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è stato possibile ricostruire – sul piano indiziario – l’organizzazione e l’attività di un sodalizio criminale radicato nei territori di Aci Catena e Acireale. L’associazione era dedita al traffico di cocaina, crack e marijuana, finalizzato al sostegno della locale articolazione mafiosa della famiglia Santapaola-Ercolano, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo.

L’organizzazione operava con una struttura ben definita, con una precisa suddivisione di ruoli e responsabilità, un sistema di turnazione e l’uso di telefoni cellulari dedicati esclusivamente allo spaccio. Il traffico di droga veniva esercitato nei comuni di Aci Catena, Acireale e Aci Sant’Antonio, attraverso consegne a domicilio e punti vendita fissi, come la villa comunale e la cosiddetta “villetta ecologica” di Aci Catena.

Smantellato “fortino” della droga

Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, Simone Scalia, insieme ai fratelli Carmelo e Ottavio Mariano Grasso, avrebbe gestito l’approvvigionamento, il trasporto e la distribuzione degli stupefacenti, mantenendo i contatti con i fornitori e coordinando le attività dei sodali impegnati come corrieri, spacciatori e vedette.

Tra questi, Paolo Scuderi sarebbe stato responsabile della gestione operativa delle piazze di spaccio sopra menzionate, coordinando la vendita al dettaglio tramite altri membri dell’organizzazione.

I militari hanno inoltre individuato e monitorato la base logistica del gruppo: un edificio abbandonato ad Aci Catena, trasformato in un vero e proprio fortino, utilizzato per lo stoccaggio e il confezionamento della droga. Nascoste all’interno di intercapedini murarie, celate da mattoni, sono state rinvenute armi pronte all’uso.

Durante un blitz, sono stati sequestrati circa 700 grammi di cocaina, 1,8 kg di marijuana, bilancini di precisione, materiale per il taglio e il confezionamento della droga, quattro pistole (di cui due con matricola abrasa), munizioni, caricatori, guanti e passamontagna.

Il controllo del territorio da parte dell’organizzazione sarebbe stato esercitato anche attraverso episodi di violenza intimidatoria. Uno di questi riguarda una spedizione punitiva contro un soggetto ritenuto “rivale” nello spaccio di droga.

Le indagini avrebbero inoltre documentato manifestazioni di appartenenza e fedeltà mafiosa, come l’“inchino” eseguito da numerosi sodali, in corteo su scooter, sotto l’abitazione di uno dei capi arrestato in flagranza di reato.

Nel corso delle investigazioni sono stati effettuati 11 arresti in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti, con il sequestro complessivo di circa 4 kg di marijuana e 1 kg di cocaina.

Le misure cautelari eseguite comprendono:

  • 10 indagati in custodia cautelare in carcere
  • 2 agli arresti domiciliari
  • 2 destinatari del divieto di dimora nel Comune di Acireale con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Elenco delle persone destinatarie di misura cautelare

  1. Barbagallo Antonino, detto “Anthony”, nato a Catania il 21.10.2000 – arresti domiciliari
  2. Cosentino Sebastiano, nato ad Acireale (CT) il 17.06.1996
  3. Gambino Sebastiano, detto “Seby Titao”, nato ad Acireale (CT) il 05.10.1983
  4. Grasso Carmelo, detto “Melo Box”, nato a Catania il 02.04.1994
  5. Grasso Ivan, nato ad Acireale (CT) il 18.12.1995
  6. Grasso Ottavio Mariano, detto “Otto”, nato a Catania il 15.07.1996
  7. Grimaldi Alessandro (già Pulvirenti), nato ad Acireale il 26.09.1999 – divieto di dimora nel Comune di Acireale e obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.
  8. Principato Loredana, detta “a Paulazzo”, nata ad Acireale (CT) il 06.04.1979
  9. Principato Vincenzo, detto “Terenzio”, nato ad Acireale (CT) il 23.09.2000 – arresti domiciliari
  10. Rapitá Sebastiano, detto “Lupin”, nato a Catania il 17.04.1977
  11. Restivo Angelo, detto “Cavaddu”, nato a Catania il 10.04.1976
  12. Scaccianoce Alfio, nato ad Acireale (CT) il 31.01.1999 – divieto di dimora nel Comune di Acireale e obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.
  13. Scalia Simone, detto “Tigna”, nato ad Acireale (CT) il 14.11.1993
  14. Scuderi Paolo, detto “Aricchi i atta”, nato a Catania il 22.09.1998.