CATANIA – L’Osservatorio Etneo dell’INGV ha comunicato che l’attività vulcanica dell’Etna, in corso al cratere sud-est da ieri sera, si è gradualmente esaurita a partire dalle 3 UTC di oggi.
Le telecamere di sorveglianza hanno confermato la fine dell’attività stromboliana e l’interruzione del trabocco lavico, che attualmente risulta in fase di raffreddamento.
Attività vulcanica dell’Etna, tremore vulcanico in calo
Dal punto di vista sismico. l’ampiezza media del tremore vulcanico aveva raggiunto il picco massimo alle 19:40 UTC del 22 aprile. In seguito, è iniziata una tendenza alla diminuzione progressiva, con valori che si sono mantenuti alti fino all’1,50 UTC, per poi abbassarsi definitivamente alle 03:10 UTC, livello su cui ancora permane.
Durante l’episodio eruttivo, la localizzazione della sorgente del tremore vulcanico, quando disponibile, era in prossimità del cratere di sud-est a circa 2.900 metri di altitudine. Attualmente, la sorgente risulta spostata verso il cratere di Nord-Est, a circa 1800 metri. L’attività infrasonica, intensa fino alle 00,29 UTC, si è ridotta a livelli deboli, localizzati sempre al cratere di NE.
Sorgente del tremore e localizzazione infrasonica
Le reti clinometrica e GNSS, fondamentali per monitorare le deformazioni del suolo, non mostrano variazioni significative, indicando una situazione stabile dal punto di vista geofisico.
La fase eruttiva dell’Etna di aprile 2025 si è conclusa senza eventi critici. Le autorità continueranno il monitoraggio costante, ma al momento non si registrano rischi per la popolazione. L’attività vulcanica resta sotto osservazione da parte dell’INGV.