ITALIA – Oggi la città di Roma festeggia il suo 2778° compleanno. Ecco perché la data fissata per il cosiddetto “Natale di Roma” è il 21 aprile. Ci sono diverse versioni e racconti sulle origini di questa giornata, ma nonostante alcuni punti in comune, storia e leggenda sono ben distinte.
Il compleanno di Roma
Infatti, nel primo caso Roma sarebbe nata dall’unione dei vari villaggi situati nei colli delle vicinanze. Mentre nella seconda ipotesi, la città sarebbe stata fondata da Romolo, primo Re di Roma, dopo l’uccisione del fratello gemello Remo. Alcuni ritrovamenti archeologici però, sembrano aver confermato nel tempo delle verità in quest’ultima.
Come si suol dire con il detto “Roma non è stata costruita in un giorno“, risulta difficile stabilire una data precisa per la sua fondazione. Però, ciò non toglie che avere un punto di riferimento è sicuramente, a livello storico, un vantaggio, anche per facilitare la ricostruzione degli eventi.
A decidere il giorno per la nascita di Roma è stato Marco Terenzio Varrone, uno degli autori più importanti del mondo antico. Ad avvalere tale data invece, sono stati diversi studi religiosi, mitologici, astronomici e cronologici. Infatti, secondo varie ricerche, la fondazione di Roma è databile ufficialmente al 753 a.C.
La storia della Lupa
In base al mito, il simbolo della città è una lupa che allatta due bambini. Questo perché, sempre secondo la leggenda, Romolo e Remo, figli del Dio Marte e di Rea Silvia, erano stati abbandonati in una cesta in prossimità del fiume Tevere. Ma facciamo qualche passo indietro per comprendere meglio le ragioni di quest’allontanamento.
Rea Silvia era figlia di Numitore, Re di Alba Longa, nonché nipote di Amulio (fratello di Numitore). Quest’ultimo, avendo usurpato il trono del fratello e venuto a conoscenza della nascita dei due gemelli, ordinò che venissero uccisi, per non “intralciare” il suo operato. Però, il servo incaricato non ebbe il coraggio di compiere questo violento gesto, pertanto decise di lasciarli all’interno di una cesta, adagiati vicino l’acqua del Tevere.
Romolo e Remo
Leggenda narra che la cesta, dopo aver “navigato”, si fermò proprio nel luogo in cui poi effettivamente sorse Roma. I due, potettero sopravvivere perché vennero allattati da una lupa, che se ne prese cura, e in seguito furono adottati da un pastore. Successivamente, una volta grandi e in età adulta, uccisero Amulio, restituendo così il trono al legittimo proprietario, cioè Numitore.
A quel punto, decisero di costruire lì, proprio nel punto in cui erano cresciuti, una nuova città. Solo che, essendo entrambi in competizione tra loro e contendendosela, ci fu una disputa, che portò i fratelli a separarsi. Uno si posizionò sul Palatino, e l’altro sull’Aventino, due colli relativamente vicini. Aspettarono che gli dei inviassero un presagio. Alla fine, questi sembrerebbero aver scelto Romolo come fondatore della città, che tracciò quindi il perimetro delle mura, creando un confine e chiamandola Roma, che deriva appunto dal nome di Romolo.
Remo però, non accettando la sconfitta, mancò di rispetto al fratello, “calpestando” quel confine tracciato. Pertanto Romolo lo uccise, oppure, secondo molti, ordinò che qualcuno lo facesse al suo posto.