Annullati con rinvio della decisione i domiciliari del sindaco di Paternò. Le motivazioni della Cassazione

Annullati con rinvio della decisione i domiciliari del sindaco di Paternò. Le motivazioni della Cassazione

CATANIA – Arrivano le motivazioni della Cassazione sull’annullamento con rinvio della decisione del Tribunale del Riesame, che il 30 settembre dello scorso anno aveva disposto i domiciliari per il sindaco di Paternò, Nino Naso. Quest’ultimo è indagato nell’inchiesta Athena per voto di scambio politico-mafioso.

Annullati con rinvio i domiciliari del sindaco di Paternò

I giudici della Cassazione hanno spiegato: “La generica e indeterminata promessa da parte dell’esponente politico ‘di interessarsi’ all’assunzione di lavoratori, direttamente evocata dal Tribunale in alcuni punti dell’ordinanza impugnata, non può integrare la promessa di altra utilità“, previsto nella contestazione del voto di scambio politico-mafioso.

Sul “momento dell’effettiva stipulazione del patto politico elettorale e al suo contenuto”, la suprema Corte ha sottolineato che per il Tribunale etneo il patto non “non si sarebbe formalizzato in un unico momento preciso, ma dall’aprile 2021 al giugno 2022″.

“Il riesame non ha motivato a dovere”

Secondo la Cassazione, il Tribunale del riesame “non ha motivato in ordine alle specifiche censure mosse dai difensori nelle memorie e non si sono confrontati con le dichiarazioni di Nino Naso nell’interrogatorio reso all’esito delle indagini preliminari”.

Per la Suprema Corte “l’omessa valutazione di memorie difensive non determina la nullità, ma può influire sulla congruità e correttezza logico-giuridica della decisione”.

La Corte di Cassazione ha concluso: “Alla luce di questi rilievi, l’ordinanza impugnata deve essere annullata e deve essere disposto il rinvio per un nuovo giudizio sul punto al Tribunale di Catania che dovrà nuovamente motivare sull’appello proposto dal Pubblico ministero, uniformandosi ai principi stabiliti da questa Suprema Corte”.