Il contrasto al caporalato comincia a scuola per gli studenti dell’Istituto “Rapisardi” di Paternò

Il contrasto al caporalato comincia a scuola per gli studenti dell’Istituto “Rapisardi” di Paternò

PATERNÒ – Il 2 aprile, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, nell’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Mario Rapisardi” di Paternò, si è svolto un incontro sulla tematica relativa alla lotta al fenomeno del cosiddetto “caporalato”, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maria Grazia D’Amico e promosso dagli esponenti del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, nell’ambito del Progetto “Break Free”, finanziato da “Action Aid”.

L’importante iniziativa, che ha visto la partecipazione da remoto dell’Ing. Yvan Sagnet, fondatore dell’Associazione NO CAP, e la presenza anche dell’Ing. Carmelo Caruso (che nel progetto si occupa del monitoraggio) e dell’Avv. Marianna Nicolosi (Operatrice Legale per lo Sportello Ascolto), ha rappresentato un momento di riflessione e di impegno per contrastare una piaga sociale in continua espansione nelle campagne, dove colpisce duramente svariati settori agricoli, annullando diritti e dignità di cittadini e migranti, costretti a vivere in disumane condizioni di lavoro invisibile.

Infatti, il caporalato consiste nell’intermediazione illecita, associata a pesanti forme di ricatto socio-lavorativo e a un sistema “mafioso” di sfruttamento della manodopera in agricoltura.

Moderatrice dell’incontro è stata la Prof.ssa Avv. Maria Antonietta Laura Mazzola, Docente Responsabile del plesso di Paternò e Referente per l’Educazione Civica nella Scuola, la quale ha invitato tutti gli studenti e le studentesse delle classi del Liceo Classico e Artistico ad approfondire l’allarmante sistema dell’”agromafia”, particolarmente interessato a trarre vantaggio dal controllo dei lavoratori in nero e dalla massima riduzione dei costi, anche alla luce delle tragiche vicende della cronaca più recente.

Del resto “il caporalato – come ha dichiarato Flavio Iurato, Segretario del Presidio Partecipativo del Simeto, nonché ex allievo del Liceo Classico “Rapisardi” – non è un fenomeno tanto lontano da noi, dal nostro territorio e dalla nostra economia”.

Attualmente tale reato non riguarda solo chi pratica attività di intermediazione illegale ma anche lo stesso datore di lavoro che assume manodopera sfruttata, approfittando dello stato di necessità o disagio economico. Rimane comunque il principio di sussidiarietà, per cui, come si è osservato, i reati specifici sono applicabili solamente se il fatto non costituisce un reato più grave che possa adeguarsi alla medesima fattispecie.

Sono stati presenti altresì i Sigg. Proff. Accardi, Anastasi, Caniglia, Conigliello, D’Arrigo, Fallico, Ferreto, La Spina, Mannanici, Palazzo, Panebianco, Rizza, Sanfilippo, Savia, Sciacca, Scorciapino, Spampinato, Todaro, Vaccaro.

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