Scicli, il Comune sciolto per mafia. Querelle tra Crocetta e FdI sulle elezioni

Scicli, il Comune sciolto per mafia. Querelle tra Crocetta e FdI sulle elezioni

SCICLI – Niente elezioni a Scicli: il Comune – dopo la decisione del consiglio dei ministri con parere favorevole del governatore Rosario Crocetta – è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.

La macchina della campagna elettorale era già in volata ma, adesso, tutto si è fermato. Il Comune aveva un commissario dopo le dimissioni del sindaco Franco Susino, rinviato a giudizio per mafia.

“Gli ispettori del ministero dell’Interno  – ha spiegato Crocetta – hanno rilevato che una parte della macchina amministrativa del Comune risponde a infiltrazioni mafiose, altre anomalie sono state riscontrate nella gestione dei rifiuti con proroghe senza gare e con elementi mafiosi che hanno imposto assunzioni e lavori”.

Secondo il governatore il Comune è stato sciolto poiché con le incombenti elezioni vi era il pericolo “di continuità con l’amministrazione precedente”.

“Mi spiace che a Scicli non si andrà a votare – ha aggiunto il presidente Crocetta – e che non sia stata colta l’occasione per chiudere col passato. Il Megafono e altri avevano dato disponibilità a candidare un esponente delle forze dell’ordine, se altri partiti avessero avuto il coraggio si sarebbe evitato lo scioglimento. Adesso spero che il commissariamento cambi le cose”.

Sulle parole del presidente sono intervenuti Antonello Firullo e Bruno Lucenti di Fratelli d’Italia che hanno definito “gravi e lesive nei confronti della dignità della comunità sciclitana le dichiarazioni rese da Rosario Crocetta sullo scioglimento del consiglio comunale di Scicli per infiltrazioni mafiose”.

“Al di là della possibilità o meno dell’esistenza di condizionamenti – spiegano gli esponenti di FdI – da parte della criminalità organizzata come fa il governatore a sostenere che un candidato delle forze dell’ordine avrebbe annullato l’esistenza delle infiltrazioni mafiose? Sembra proprio uno scioglimento ad personam. Fratelli d’Italia denuncerà in tutte le sedi giurisdizionali competenti le gravi dichiarazioni per tutelare l’immagine dei cittadini di Scicli, non escludendo il ricorso al Tar per chiedere la sospensiva”.