Il Palermo a Carpi per dimenticare il Novara. Tedino cambia ancora

Il Palermo a Carpi per dimenticare il Novara. Tedino cambia ancora

PALERMO – Sul “Giornale di Sicilia” oggi in edicola vengono riportate alcune dichiarazioni di Maurizio Zamparini sulla sconfitta rimediata dal Palermo sabato scorso contro il Novara di Eugenio Corini. L’ex presidente, ma ancora proprietario della società di Viale del Fante, ha detto tra le altre cose: “Spero che questa sconfitta sia salutare per la squadra per fare capire che tipo di difficoltà presenta il campionato di Serie B, dove non esistono partite facili e bisogna essere concentrati al cento per cento”. Non si può non essere d’accordo su quanto espresso da Zamparini, ma sarebbe riduttivo addebitare la sconfitta dei rosanero a un calo di concentrazione contemporaneo a una sottovalutazione degli avversari.

Il Palermo sabato non solo ha perso, ma ha dato una prova scadente dal punto di vista organizzativo, agonistico e tecnico. Tedino dopo la partita ha ammesso di avere fatto delle valutazioni errate e ha pure detto che “qualche giocatore è sembrato essere il fratello minore”. Per fare tesoro della sconfitta contro il Novara non basta essere concentrati al cento per cento, né avere contezza della difficoltà del campionato di Serie B. Oltre a questo ci vuole che i giocatori utilizzati diano il meglio di sé impegnandosi a fondo con le armi che più li rappresentano, l’agonismo, la determinazione o la tecnica.

Qualche considerazione si può fare. La difesa a 4, viste le scarse attitudini difensive di Rispoli, molto più utile quando ha la possibilità di effettuare scorribande sulla fascia sinistra, non sembra la migliore scelta specialmente se dettata dall’assenza di Bellusci. Il polacco Szyminski, quando utilizzato, non ha demeritato, per cui rinunciare alla difesa a 3 con Cionek, Struna e Szyminski, per optare per la meno ermetica difesa a 4, non sembra opportuno. A centrocampo la staticità del duo Jajalo e Chochev contro il Novara, abbinata alla mancanza di fantasia, ha costretto Coronado, l’unico potenzialmente capace di produrre la superiorità numerica, ad arretrare il campo d’azione e a partire palla al piede da troppo lontano per causare pericoli alla porta avversaria. Perdurando l’assenza di Aleesami, sarebbe forse meglio dare spazio a sinistra a Rolando anziché costringere Morganella a occupare un ruolo per lui contro natura. In attacco la crisi di astinenza di Nestorovski ha praticamente annullato le possibilità di perforare la rete nemica, specialmente se Trajkovski continua a veleggiare leggero e impalpabile lontano dall’area di rigore. Sicuramente meglio mandare in campo uno tra La Gumina ed Embalo con lo scopo, nel caso del palermitano, di dare più vigore fisico all’attacco, nel caso del guineense, di creare spazi per Nestorovski.

Volendo azzardare una probabile formazione, tenendo conto della riacquistata disponibilità di Posavec, si potrebbe proporre, con il 3-4-1-2, quella formata da Posavec, Cionek, Struna, Szyminski; Rispoli, Murawski, Dawidowicz,, Rolando; Coronado; La Gumina, Nestorovski. Il Carpi di Antonio Calabro, che finora ha viaggiato a corrente alternata, ma, per effetto della classifica corta, è a pari punti con il Palermo, potrebbe scendere in campo con il 4-3-3, con Colombi; Sabbione, Poli, Ligi, Anastasio; Bittante, Giorico, Verna; Pasciuti, Mbakogu, Belloni.