Il Centro Europeo per la Prevenzione e Controllo delle malattie (ECDC), sta monitorando la diffusione del virus conosciuto come “Febbre gialla del Nilo occidentale”.
Pare infatti che dall’inizio della stagione di trasmissione, siano stati registrati 240 casi nel territorio dell’unione europea, 53 di questi in Italia. Di questi sono 16 le morti a causa della febbre del Nilo occidentale, uno di questi è in italia. Proprio a causa di questi numerosi casi, è scattato il campanello d’allarme in alcuni regioni italiane, in particolare in Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Secondo i dati ufficiali del Centro nazionale di epidemiologia e dell’Istituto superiore di sanità, il 55% dei casi riguarda uomini con età media di 64 anni. L’ultima caso riguarda un anziano, 78enne,di Pieve di Cento, morto il 26 agosto a Ferrara.
Si ricorda, che appena si avvertono i primi sintomi, rivolgersi immediatamente al medico di famiglia. A tal proposito ecco un elenco dei sintomi della West Nile fever: febbre moderata dopo pochi giorni di incubazione, accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, dolori muscolari, tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare. In alcuni casi, principalmente nei soggetti più deboli e negli anziani, la febbre può provocare gravi complicanze neurologiche.
L‘ECDC, continua a pubblicare ogni settimana un rapporto informativo, in modo tale che le autorità possano tenersi aggiornate e attivare le eventuali misure di controllo, come da normative europee
