Contraccezione di emergenza: come e quando

Contraccezione di emergenza: come e quando

La contraccezione di emergenza (CE) è un intervento che può essere di tipo:

  1. farmacologico (preparati ormonali)
  2. non farmacologico (dispositivo intrauterino-IUD al rame)

Usata tempestivamente la CE ha lo scopo di evitare una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto o non protetto adeguatamente.
Il termine “emergenza” sottolinea che questa forma di contraccezione deve rappresentare una misura occasionale e non sostituire un regolare metodo contraccettivo. Non si tratta, infatti, di una pillola che può essere assunta dopo ogni rapporto sessuale.

1. Preparati ormonali ad uso orale

La CE di tipo ormonale è impropriamente detta “pillola del giorno dopo” o “pillola dei cinque giorni dopo”. Si tratta di una compressa da assumere il prima possibile, dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata e, comunque, non oltre 72 o 120 ore a seconda delle formulazioni ormonali.
La CE ormonale non protegge dalla gravidanza, qualora si verifichino altri rapporti a rischio durante lo stesso ciclo e non protegge da malattie sessualmente trasmesse.
I metodi disponibili in Italia sono:

  1. preparati orali progestinici contenenti levonorgestrel: le confezioni in vendita contengono 1 compressa da 1,5 mg da assumere in un’unica somministrazione
  2. preparati orali contenenti ulipristal acetato: le confezioni in vendita contengono 1 compressa da 30 mg da assumere in un’unica somministrazione

Modalità d’uso

  • I preparati ad uso orale devono essere assunti prima possibile. L’efficacia è massima (95%) se vengono assunti nelle prime 24 ore, nelle quali l’efficacia dell’ulipristal è 3 volte superiore a quella del levonorgestrel
  • I preparati orali progestinici contenenti levonorgestrel devono essere assunti entro 72 ore dal rapporto non protetto.
  • I preparati contenenti ulipristal acetato devono essere assunti entro 120 ore dal rapporto non protetto
  • E’ necessario utilizzare un altro metodo contraccettivo di supporto (ad esempio il preservativo) fino alla comparsa delle mestruazioni e poi tornare ad usare quello consueto.

Da sapere

  • Se il rapporto ha avuto luogo nelle ore o nei giorni che precedono l’ovulazione, il levonorgestrel e l’ulipristal acetato impediscono la fecondazione (l’unione dello spermatozoo con l’ovulo)
  • Se il rapporto ha avuto luogo quando il processo che conduce all’ovulazione è già iniziato, il levonorgestrel non ha effetto, mentre l’ulipristal acetato è in grado di posticipare l’ovulazione di alcuni giorni
  • Se il processo di impianto è già iniziato (anche se da poco tempo) il farmaco non è efficace.

Modalità di prescrizione

  • Per le pazienti di età pari o superiore a 18 anni i farmaci non sono soggetti a prescrizione medica (SOP=senza obbligo di prescrizione).
  • Per le pazienti minorenni resta invece obbligatoria la prescrizione medica.

Effetti collaterali e inconvenienti

  • Si possono riscontrare raramente cefalea, astenia e algie pelviche
  • La CE ormonale non può essere utilizzata regolarmente nè ad intervalli ravvicinati

Controindicazioni

Il levonorgestrel e l’ulipristal acetato in generale sono considerati privi di gravi controindicazioni, poiché il tempo di assunzione è molto breve.

2. IUD al rame (IUD-Cu)

Chiamato comunemente “spirale”, il dispositivo va inserito all’interno dell’utero (IUD=Intra Uterine Device) dal ginecologo.
Agisce riducendo il numero e la motilità degli spermatozoi.
Inoltre, modificando il rivestimento interno dell’utero (endometrio) lo rende inadatto alle gravidanze, impedendo che l’ovulo, nel caso venga fecondato, possa impiantarsi e svilupparsi.
L’inserimento dello IUD-Cu, entro 48 ore dal rapporto non protetto, può evitare l’insorgenza del 99% delle gravidanze.
Lo IUD usato per la CE non contiene ormoni.

Da sapere

  • È importante che la donna non cerchi di inserire o rimuovere da sola lo IUD
  • Si raccomandano controlli periodici dal medico/ginecologo
  • In genere lo IUD è sconsigliato alle donne giovani, che non hanno ancora avuto gravidanze, sia perché l’inserimento è più doloroso, sia perché sono più frequenti crampi o dolori e, soprattutto, perché un’infiammazione/infezione pelvica potrebbe compromettere gravemente la fertilità della donna
  • Se si manifestano dolori al ventre, perdite maleodoranti, febbre, è necessario consultare il medico.

Effetti collaterali e inconvenienti

  • In qualche caso lo IUD può essere espulso spontaneamente
  • La presenza dello IUD in utero può favorire lo sviluppo di infiammazioni ed infezioni che, se non curate, possono avere conseguenze negative sulla fertilità.

Controindicazioni

  • Infezioni degli organi genitali o forti infiammazioni del collo dell’utero
  • Malformazioni dell’apparato genitale
  • Tumori degli organi genitali
  • Mestruazioni particolarmente abbondanti e/o dolorose.

Giuseppe_Ettore