Zona bianca, riaprono le discoteche ma con il divieto di ballare. Monta la protesta: “Non ha senso”

Zona bianca, riaprono le discoteche ma con il divieto di ballare. Monta la protesta: “Non ha senso”

ITALIA – L’incidenza del Covid in Italia sta piano piano diminuendo ogni giorno di più. Questo è stato possibile grazie all’avanzare della campagna vaccinale e al rispetto delle regole da parte di quella grande fetta di popolazione responsabile e sensibile all’argomento. In questo clima di cauto ottimismo per il futuro, il Governo Draghi ha varato un piano per le riaperture delle attività nei prossimi giorni e per l’allentamento di alcune restrizioni ancora presenti (come l’obbligo di mascherina all’aperto), e già sono state individuate tre regioni che passeranno in zona bianca dalla prossima settimana (Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna) e di cosa comporterebbe l’eventuale passaggio nella zona a bassissimo rischio.

Tra le misure più discusse in caso di zona bianca, c’è la riapertura delle discoteche. I luoghi adibiti alle cosiddette serate danzanti, in caso di passaggio di una regione nella fascia di rischio più bassa di quella gialla, riaprirebbero i battenti, ma con una limitazione che snaturerebbe il concetto stesso di discoteca.

Il provvedimento al quale stanno lavorando i Goverantori delle tre regioni candidate alla zona bianca prevede sì la riapertura delle discoteche, ma con il divieto di ballare in pista.

I gestori, infatti, saranno autorizzati solamente a far svolgere i servizi di bar e ristorante.

Inutile dire che tale soluzione ha scatenato l’ennesima ondata di polemiche tra i gestori delle stesse e anche i dj, che si sono rivoltati contro il provvedimento, definito senza mezzi termini “una farsa“.

Il coro contro i nuovi provvedimenti è unanime: “Riaprire a queste condizioni non ha alcun senso“.

Immagine di repertorio