CITTÀ DEL VATICANO – Nuovi aggiornamenti da Città del Vaticano: la prima fumata del Conclave si è rivelata, come previsto, di colore nero. Un segnale chiaro che indica la mancata elezione del nuovo Pontefice.
È fumata nera
Le porte della Cappella Sistina si sono chiuse oggi intorno alle 18. A presiedere l’inizio delle votazioni è stato il maestro delle celebrazioni liturgiche, monsignor Diego Ravelli. Dopo il primo scrutinio, poco fa, una colonna di fumo nero si è levata dal comignolo, confermando che nessuno dei cardinali ha raggiunto il quorum richiesto per l’elezione.
Nel processo del Conclave, la fumata nera indica che nessun candidato ha ottenuto i due terzi dei voti necessari. Sarà invece la fumata bianca, insieme al suono delle campane della Basilica di San Pietro, ad annunciare l’elezione del nuovo Papa.
Cosa succederà in caso di continue fumate nere
La durata del Conclave non è prestabilita: può concludersi in pochi giorni o protrarsi per settimane, a seconda della capacità dei cardinali di trovare un’intesa. Se dopo 33 o 34 votazioni non si raggiunge un risultato, il regolamento consente l’introduzione di misure eccezionali, come restringere il voto ai nomi più votati o abbassare la soglia di consenso necessaria.
Intanto, il mondo osserva con trepidazione la piccola canna fumaria della Cappella Sistina, aspettando il momento in cui il fumo bianco annuncerà la fine della sede vacante e l’inizio di un nuovo pontificato.