Una città distrutta, così il sindaco di Trapani chiede lo stato di calamità

Una città distrutta, così il sindaco di Trapani chiede lo stato di calamità

TRAPANI – L’amministrazione comunale di Trapani chiede alla Regione Siciliana lo stato di emergenza per calamità naturale a seguito del nubifragio che si è verificato nella provincia durante la notte del 24 settembre scorso.

Stamattina si è riunito il Tavolo di crisi al Palazzo d’Alì di Trapani.

Le dichiarazioni

Il Servizio informativo agrometeorologico siciliano ha certificato che si è trattato di un evento straordinario. I quantitativi di pioggia sono eguagliabili, purtroppo, alla disastrosa alluvione del 1976 quando morirono anche molte persone.

Ho sollecitato – ha spiegato il sindaco Giacomo Tranchidail capo della Protezione civile regionale per attivarsi per avere immediatamente il riconoscimento della condizione di criticità e di calamità naturale. È l’unico modo per giungere al risarcimento dei danni per i cittadini, i commercianti, le imprese e per gli Enti, compreso il Comune, che hanno avuto impianti distrutti.

Ciò che è successo è qualcosa di inenarrabile. C’è una città distrutta. Mi auguro che per Trapani e gli altri comuni danneggiati da questi eventi straordinari vi sia il ristoro da parte dello Stato e della Regione“.