UCRAINA – Si intravede uno spiraglio di luce per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Joe Biden fa un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e sposa il “tradizionale” approccio americano: quello che prevede l’uso della minaccia di una risposta nucleare come deterrente per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in “circostanze estreme“.
Il cambio di rotta, riporta il Wall Street Journal, è avvenuto sotto la pressione delle ultime settimane degli alleati che ha spinto Biden a ripensare la sua posizione.
Nonostante i diffusi resoconti sui problemi che le forze armate di Vladimir Putin stanno riscontrando sul terreno in Ucraina, i soldati russi stanno ricevendo dai loro superiori l’indicazione che la guerra debba finire entro il nove maggio. Lo riporta Sky News.
I soldati ucraini riferiscono di un “costante lavoro di propaganda in corso nel personale delle forze armate russe” che fa riferimento al nove maggio, data in cui la Russia celebra – con una parata a Mosca – la “giornata della vittoria” in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. “Il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica Autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk“, hanno riferito le fonti ucraine.
Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass, nell’est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass.
“Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass“, si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass.
L’Ue, nel frattempo, si dice “pronta a chiudere scappatoie, a contrastare possibili manovre evasive e a imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità” della Russia “di continuare l’aggressione” all’Ucraina.
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