Troppe meduse e nuove specie marine nel Mediterraneo: cosa accade nel nostro mare?

Troppe meduse e nuove specie marine nel Mediterraneo: cosa accade nel nostro mare?

SICILIA – Nelle ultime settimane i bagnanti siciliani hanno notato una “insolita” abbondanza di meduse nei nostri mari. Un fenomeno che desta preoccupazione per chi ha voglia di fare un tuffo in mare ma ha paura di rimanere vittima di possibili effetti urticanti. Per cercare di capire meglio il mondo della fauna marina che abita il Mediterraneo abbiamo chiesto delucidazioni ad un esperto.

Ai nostri microfoni è intervenuto il biologo marino di Legambiente Catania, Peppe Amato, che ha analizzato gli aspetti scientifici di questa situazione faunistica nei nostri mari.

Si può parlare di ondata?

Nessuna vera e propria ondata ha commentato il biologo – è abbastanza normale che le meduse, come qualsiasi altra specie marina, si avvicinino alle nostre coste che presentano un’alta temperatura dell’acqua. È complice, particolarmente, il riscaldamento globale che ha portato anche nuove specie nei nostri mari“.

Quali specie?

Le specie marine presenti nei nostri mari sono varie, non sarebbe possibile elencarle tutte in poco tempo, e non tutte sono pericolose o letali; ad esempio la medusa ‘Salpa’ rientra tra le specie innocue”.

Il caso della Caravella portoghese

Quello della donna punta ad Acitrezza da questo esemplare, è un episodio abbastanza raro, ma non eccessivamente. Infatti, questo esemplare di medusa, è un organismo che è sempre esistito nei nostri mari; dobbiamo imparare a convivere con certe specie, ma, nonostante ciò risulta essere molto pericolosa come si è anche visto “.

Non solo il mare, attenzione anche alle spiagge

“Particolare attenzione per la fauna marina ricade anche nelle spiagge. Questo è il caso ad esempio della tartaruga ‘Caretta caretta‘: l‘habitat adatto di questo esemplare è la spiaggia, che tendenzialmente utilizza per deporre le uova. Molto spesso, però, le spiagge quando vengono popolate dai bagnanti possono recare fastidio a questi animali, che puntualmente cercheranno spiagge più tranquille e isolate“.

Tutto parte da noi

L’impegno unico è il nostro, di noi esseri umani, quello di preservare il pianeta e soprattutto il mare che è uno dei luoghi più abitati della terra, dove esistono infinite specie di esseri viventi”.

Tutto parte da noi. Ogni azione ha la sua conseguenza; il mare deve essere protetto perché anche la minima traccia di inquinamento, anche se col tempo, può avere conseguenze negative sulla fauna marina.

Cosa sono le “specie aliene”?

Quella tipologia di esemplari marini che, tendenzialmente non si vedono spesso nel nostro Mediterraneo sono considerate appunto ‘aliene’, provenienti quindi da altri mari o di cui non si conosceva l’esistenza“.

Tutto questo torna a legarsi, ancora, al fattore del riscaldamento globale che costringe diversi esemplari marini a ‘cambiare rotta’ cercando situazioni migliori per sopravvivere.”

Tra le più pericolose specie dette aliene, si sono riscontrati esemplari come: Pesce scorpione, tipicamente commestibile, ma se non trattato bene può essere molto velenoso e può causare decesso; poi esiste anche il ‘Pesce palla velenoso’, anch’esso commestibile ma con accuratezza. Bisogna, quindi, ben conoscere le nuove realtà marine che ancora ci sono estranee”.