Trasporto pubblico a Catania, sindacati sul piede di guerra. Moschella: “Si andrà allo sciopero”

Trasporto pubblico a Catania, sindacati sul piede di guerra. Moschella: “Si andrà allo sciopero”

CATANIA – Previsto per oggi ma disatteso, l’incontro con FAISA CISAL, UILTRASPORTI e UGLAUTOFERRO, non ha dato le risposte sperate e le associazioni insorgono contro i vertici aziendali assenti.

Se l’azienda non vuole avere un dialogo con i rappresentanti sindacali dei lavoratori si andrà allo sciopero“, commenta ai microfono di NewSicilia.it Aldo Moschella, segretario provinciale Faisa.

In foto Moschella

Due i protagonisti della vicenda: Amts, società che gestisce il trasporto urbano a Catania, oltre che i servizi di bike sharing e della sosta tariffata, e i dipendenti, ormai sul piede di guerra per le problematiche irrisolte da oltre 2 anni.

Sono 11 i punti contestati dalle sigle ad iniziare dalla richiesta di accordo integrativo aziendale in materia di orario di lavoro, turni e premio di risultato. A questo si aggiungono i problemi legati ai settori officina, movimento, sosta e rimozione, lavoratori della manutenzione notturna adibito alla segnaletica. Altra questione riguarda le buste paga incomprensibili ed errate. Un altro punto di scontro è il comportamento anti sindacale e la violazione dei diritti sullo sciopero, con doppia trattenuta ai lavoratori delle ore di astensione dal lavoro per protesta sindacale, denunciato nero su bianco dalle associazioni di categoria. I sindacati chiedono, inoltre, l’estensione della reperibilità ad altri settori aziendali, sicurezza per il personale adibito alle officine, movimento, verifica titoli di viaggio ed ausiliari al traffico. Infine, le problematiche riguardano la mancata applicazione art. 19 R.D. 148/1931 e la modalità accesso e ricevimento personale e dirigenti sindacali agli uffici amministrativi.

L’incontro di oggi avrebbe dovuto distendere i toni e trovare soluzioni nella direzione della procedura di raffreddamento, per evitare lo sciopero dei lavoratori causa di disagi e disservizi per i cittadini, ed invece sarà il ponte verso questa direzione.

Oggi pomeriggio andremo in prefettura con in mano il verbale negativo dell’incontro di oggi dove era presente un funzionario che non può prendere decisioni apicali. Ormai esasperati chiederemo anche il sollevamento dall’incarico dei vertici apicali di Amts perché i diritti dei lavoratori non possono essere calpestati. Tutto l’iter per scongiurare la mobilitazione dei dipendenti continua ad essere compromesso dal comportamento del direttore generale e dell’amministratore unico. Attribuiamo proprio ai vertici dell’azienda le conseguenze future di questa mancanza di dialogo“, continua Moschella.

Intanto con una nota Amts comunica che è stato varato un piano di esercizio provvisorio per ovviare a momentanea carenza di vetture per motivi tecnici.

“L’Azienda è consapevole che tali necessarie operazioni di revisione sui mezzi della flotta AMTS comporteranno, per diversi giorni, qualche disagio a utenti e cittadinanza. Per questo, l’AMTS si scusa con quanti ogni giorno usufruiscono dei mezzi pubblici per motivi di lavoro e personali, assicurando che si stanno ponendo in essere tutte le misure per minimizzare i disagi il più possibile e per ritornare al programma di esercizio ordinario nel più breve tempo possibile. Contestualmente l’amministrazione aziendale fa sapere di avere già avviato indagini interne per verificare omissioni e ritardi delle funzioni tecniche aziendali, ed accertare se che tutti gli accorgimenti e gli adempimenti previsti per legge siano stati predisposti in modo puntuale e tempestivo, garantendo il massimo rigore nella sanzione di eventuali inadempienze accertate”.