Erice ospita Antonio Zichichi e il  53° Corso di Scuola Internazionale di Fisica Subnucleare

Erice ospita Antonio Zichichi e il 53° Corso di Scuola Internazionale di Fisica Subnucleare

ERICE – La città di Erice ospiterà da oggi sino al prossimo 3 luglio 140 tra i migliori fisici del mondo: gli studiosi, sotto l’occhio vigile di Antonio Zichichi, prenderanno parte al 53° Corso di Scuola Internazionale di Fisica Subnucleare. I convenuti, originari di ben 30 diverse nazioni sparse per tutti i continenti, sono stati selezionati dallo staff organizzativo seguendo dei parametri meritocratici.

L’evento, oltre che una lunghissima storia, ha alle spalle un passato a dir poco glorioso: sono ben 85 i partecipanti al corso che negli anni hanno vinto il Nobel. Due i temi portanti di questa 53° edizione del Corso di Scuola Internazionale di Fisica Subnucleare: in primo luogo lo studio delle energie di nuova concezione recentemente ottenute dal Cern. Sostengono infatti gli organizzatori dell’evento, tra cui Antonio Zichichi, che: “La grande novità sono le energie ottenute al Cern nell’interazione tra fasci di protoni. L’energia è di 13 mila miliardi di elettronvolts. Nella vita di tutti i giorni le energie in gioco sono frazioni di elettronvolts. Quando accendiamo un fiammifero l’energia della fiamma è di appena qualche elettronvolt. Il nostro mondo viene dalle altissime energie. Allora non c’erano né il Sole né la Luna né la nostra Terra. La logica che regge il mondo, che noi vediamo con i nostri occhi, nasce però dall’universo di altissima energia che finalmente possiamo studiare grazie alla super macchina del CERN, appena entrata in funzione. Vedremo ad esempio se esiste il supermondo“.

Secondo tema trainante di questa edizione 2015 del corso è la riscoperta di Ettore Majorana e di alcuni dei suoi più importanti studi a volte ingiustamente sottovalutati; si legge infatti in una nota dello staff: “Un’altra novità è il trionfo di Majorana. Due grandi scoperte stabiliscono la verità nella genialità di Ettore Majorana: nella superconduttività e nella supergravità sono necessari i ”Fermioni di Majorana”. Celebreremo quindi, dopo oltre tre quarti di secolo, quello che Majorana riuscì a prevedere“. Grandi, inutile dirlo, sono quindi le aspettative legate a questo evento.