MARSALA – I carabinieri, dopo indagini rese difficili a causa della mancanza di collaborazione da parte della vittima, hanno denunciato all’autorità giudiziaria tre marsalesi e un nigeriano per lesioni aggravate ai danni di 20enne tunisino.
Il violento pestaggio è andato in scena sabato 6 agosto, in pieno centro storico.
Intorno alle ore 3 è giunta ai militari dell’Arma una segnalazione di una violenta lite nella centralissima via Sibilla dove, riverso a terra, un giovane, noto agli inquirenti per i numerosissimi precedenti di polizia per vari reati, era stato poco prima malmenato da un gruppo di persone datesi alla fuga.
Il ragazzo, trasportato in ospedale per le varie ferite al volto e al tronco, non ha tuttavia voluto presentare denuncia e neppure indicare il nome degli aggressori.
I carabinieri hanno dunque setacciato le telecamere di videosorveglianza della zona, trovandone alcune che avevano ripreso l’aggressione per intero: tre uomini si scagliano contro il 20enne, lo gettano a terra e lo colpiscono con violenti pugni e spintoni.
Nelle immagini di videosorveglianza si vede anche una donna che sembra cercare di bloccare gli aggressori.
Gli accertamenti successivi hanno consentito di risalire all’identità dei vari protagonisti del violento pestaggio, due marsalesi titolari di attività commerciali e un nigeriano residente a Marsala.
Sono in corso gli accertamenti per capire il movente che ha spinto gli aggressori ad una così crudele azione violenta.
I carabinieri hanno sentito gli indagati e pare che l’aggredito fosse stato protagonista, anche in passato, di vari episodi di molestia e minacce nei loro confronti.
Il pestaggio sarebbe dunque una ritorsione nei confronti del giovane.
La violenta aggressione accaduta nel centro storico, benché senza formale denuncia, è stata immediatamente perseguita dai militari dell’Arma al fine di continuare a garantire la massima sicurezza ai residenti e ai numerosi turisti che nel mese di agosto visitano la città.
Le indagini proseguono per ricostruire dettagliatamente i fatti all’origine dell’aggressione.