MARSALA – Nel pomeriggio del 20 ottobre scorso, i poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Marsala e della Squadra Mobile di Trapani sono intervenuti in contrada Amabilina, dove poco prima si era consumata una furibonda rissa tra diversi gruppi familiari residenti nel quartiere.
Gli agenti, dopo aver sedato gli animi e identificato i presenti, hanno appreso che un uomo, poco prima, era stato trasportato in ospedale a seguito delle gravi lesioni riportate nel corso della rissa.
Tentato omicidio a Marsala: la ricostruzione dei fatti
Grazie a una puntuale ricostruzione della dinamica degli eventi e all’individuazione dei partecipanti alla violenta lite, gli investigatori della Polizia di Stato hanno proceduto, dopo alcune ore, al fermo di indiziato di delitto nei confronti del pregiudicato T.N.S., di 58 anni, per il reato di tentato omicidio aggravato dall’uso di un coltello, denunciando all’Autorità Giudiziaria 7 soggetti ritenuti responsabili del reato di rissa aggravata.
Nel corso delle serrate indagini condotte dagli agenti, durante le quali sono state assunte le dichiarazioni di molti testimoni e trovati innumerevoli riscontri, sono stati ricostruiti i ruoli e le condotte delittuose poste in essere dai soggetti che avevano concorso nella rissa.
Fermo di polizia giudiziaria
Il citato T.S.N. è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e condotto nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani, in quanto gravemente indiziato di aver sferrato un fendente con un coltello a serramanico al collo del pregiudicato, sfiorandogli la vena giugulare al culmine della rissa scaturita dall’ennesima provocazione compiuta nei confronti del T.S.N.
Il G.I.P. di Marsala, su richiesta della Procura della Repubblica, condividendone pienamente l’impianto accusatorio, ha convalidato il fermo dell’indagato, applicandogli la misura della custodia in carcere.