TRAPANI – Piove su buona parte della Sicilia, ma la provincia di Trapani continua a fare i conti con una crisi idrica senza precedenti.
La diga Garcia è ormai priva d’acqua e, da domani, la Protezione civile regionale metterà in campo un piano straordinario con l’invio di autobotti per garantire il minimo approvvigionamento ai comuni in maggiore difficoltà.
A complicare il quadro, anche il ritardo nell’avvio del dissalatore di Trapani, che avrebbe dovuto funzionare già tra giugno e agosto.
Il dissalatore entra in funzione, ma è troppo tardi
Secondo quanto confermato dal sindaco Giacomo Tranchida, l’impianto ha avviato da oggi una produzione compresa tra 96 e 100 litri al secondo. Numeri importanti ma insufficienti per rimpiazzare l’acqua che, fino a pochi mesi fa, arrivava dalla diga Garcia.
I sindaci trapanesi dell’ATI Idrico puntano il dito contro quelle che definiscono “scelte politiche non coordinate”, accusando la Regione di aver gestito in maniera errata le risorse disponibili.
Le accuse dei sindaci: “Acqua rilasciata per l’agricoltura, oggi l’invaso è vuoto”
Durante l’estate e l’inizio dell’autunno, dall’invaso sarebbero stati rilasciati 4,5 milioni di metri cubi d’acqua per uso agricolo. Una decisione che, per i primi cittadini, avrebbe compromesso la capacità del bacino di sostenere il fabbisogno idrico potabile dei mesi successivi.
“Quell’acqua andava destinata prima ai cittadini – attacca Tranchida –. Sostenere l’agricoltura è importante, ma non si può ignorare un quadro di emergenza annunciata”.
Criticità anche per la mancata manutenzione dei corsi d’acqua che alimentano l’invaso dal Belice sinistro.
Pozzi di Bresciana e nuovo collegamento tra dighe
Diversi comuni della provincia stanno attingendo ai pozzi autonomi di Bresciana, ripristinati negli ultimi mesi con i fondi dell’emergenza. Per favorire la condivisione delle risorse, sarà necessario eseguire lavori per collegare la diga Garcia alla diga Arancio.
Un’operazione che richiederà la sospensione dell’erogazione dai pozzi per almeno tre settimane.
Trapani: turni dell’acqua da record
Per la città di Trapani questo significa un ulteriore peggioramento dei turni idrici: si passerà dall’attuale erogazione a giorni alterni a un ciclo di quattro giorni di stop consecutivi.
Protezione civile in campo: ecco il piano straordinario
È operativo il Centro di coordinamento regionale nella sede della Protezione civile di Trapani. L’obiettivo è gestire l’imminente fase critica con:
- invio di autobotti;
- trasporto di acqua tramite mezzi speciali;
- distribuzione mirata in base alla densità abitativa, ai turni idrici e alle richieste dei sindaci.
La macchina organizzativa è in piena mobilitazione per evitare che intere comunità rimangano completamente senz’acqua.




