TRAPANI – Ancora in corso le indagini nell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani riguardo i presunti ritardi di oltre 3 mila esami istologici.
Continuano dunque il proprio lavoro i tre ispettori del ministero della Salute. Quest’ultimi avrebbero chiesto documenti all’Asp Trapani sulle procedure avviate per reclutare anatomo patologi.
Richiesti inoltre i documenti sulla gestione del precedente primario dell’unità dell’ospedale, Domenico Messina, andato in pensione il 1° novembre 2024.
Complessivamente, gli esami da completare sarebbero 3.300, di cui 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025. Sulla vicenda anche la Regione Siciliana, su input del presidente Renato Schifani, ha inviato gli ispettori dell’assessorato alla Salute a Trapani.
La vicenda dei ritardi nei referti dell’Asp di Trapani è emersa in seguito al caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, la 56enne Maria Cristina Gallo. Quest’ultima, ha dovuto attendere otto mesi l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero.
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