MARSALA – Cartelloni e proteste davanti l’ingresso del Palazzo di Giustizia di Marsala. Questo il “flashmob” da parte dei penalisti con l’obiettivo di portare all’attenzione il governo sulle criticità del sistema penitenziario italiano.
In correlazione dei tre giorni di astensione dalle udienze per protestare contro le condizioni nelle carceri italiane, si è aggiunto un “flashmob” per rendere ancora più forti le voci di protesta.
L’astensione era partita a causa delle decisioni assunte dal governo Meloni con l’emanazione del “pacchetto sicurezza”.
I penalisti hanno motivato le ragioni della protesta: dalla mancanza di assistenza e dignità per i detenuti allo scarso sostegno psicofisico verso i carcerati. La volontà è quella di un sistema penitenziario incentrato sulla riabilitazione e non solo sulla punizione.
Tra le richieste c’è la riduzione del sovraffollamento carcerario tramite amnistia e indulto, nonché la difesa del diritto di appello. Secondo gli avvocati, le recenti modifiche normative hanno, invece, limitato gravemente il diritto di appello, penalizzando soprattutto gli indifesi e gli irrintracciabili.
Fonte foto Ansa
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