Nove pitbull tra eternit, rifiuti e senza cibo: sequestrato “canile” abusivo

Nove pitbull tra eternit, rifiuti e senza cibo: sequestrato “canile” abusivo

TRAPANI – Vivevano legati con grossi catene di metallo, in gabbie mal messe e trattati senza alcun riguardo. Parliamo dei 9 pitbull che lo scorso venerdì 11 novembre sono stati sequestrati ad un pregiudicato trapanese agli arresti domiciliari.

Si tratta di Natale Caltagirone, 56 anni, che aveva già riportato condanne per maltrattamento di animali ed era stato colpito in passato da altre misure eseguite dalla Polizia di Trapani insieme con un altro uomo incensurato, V.N., 41 anni.

In sostanza, la Polizia di Stato è entrata nel popolare rione di San Giuliano, occupato abusivamente, nonostante il Tribunale di Trapani – Sezione Fallimentare, avesse già emesso un’ordinanza di liberazione e sgombero. Gli agenti, quindi, hanno subito constatato la presenza di un vero e proprio canile abusivo, in pessime condizioni di igiene e sicurezza.

Nello specifico, un cane era legato ad alcuni recipienti in eternit con una catena in ferro, di dimensioni e peso considerevoli per le caratteristiche fisiche dell’animale, all’aperto e senza protezione alcuna.



Altri 6 cani erano rinchiusi all’interno di altrettanti box, artigianalmente ricavati, con un pavimento realizzato in cemento e pareti formate da reti metalliche, di quelle utilizzate per i letti, di cui alcune arrugginite, mentre altri 2 erano all’interno di un recinto contenente sempre eternit e rifiuti vari.

Tutti gli animali erano malnutriti, particolarmente marcato nei sei cani chiusi all’interno dei box, aventi a disposizione, come constatato dai poliziotti, soltanto dell’acqua torbida risalente nel tempo, nonché tutti privi di cibo.

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Inoltre, uno degli animali era stato fortemente indebolito a causa di un morso ricevuto alcuni giorni prima e non opportunamente curato, tanto da richiedere l’immediato intervento del veterinario per le cure del caso.

Il pregiudicato Natale Caltagirone e V.N., classe ’75, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria in ordine ai reati di maltrattamento di animali ex art. 544-ter, c.p. e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura ex art. 727, c.p., mentre il bene, da loro occupato abusivamente, è stato restituito al curatore fallimentare, ponendo così fine allo stato dell’occupazione abusiva.