TRAPANI – È di quattro anni e sei mesi la condanna richiesta al Tribunale dal pubblico ministero Sara Morri per l’ex vescovo della diocesi di Trapani, Francesco Miccichè, accusato di peculato.
Secondo l’accusa, Miccichè avrebbe “dirottato 400 mila euro dell’8 per mille” destinato alla Chiesa Cattolica “verso un conto corrente della Diocesi, al quale aveva accesso senza obbligo di rendicontazione“. Gli episodi contestati risalirebbero al periodo tra il 2007 e il 2012, come riportano i colleghi del Giornale di Sicilia e la Gazzetta del Sud.
Nel 2012, Mons. Miccichè fu rimosso da Papa Benedetto XVI, in seguito alla visita del “visitatore apostolico“, l’allora vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, e all’indagine della Guardia di Finanza.
Il processo riprenderà il 16 dicembre con la discussione dell’avvocato Mario Caputo, difensore di Miccichè, e la sentenza potrebbe essere emessa lo stesso giorno. La Diocesi di Trapani si è costituita parte civile nel procedimento, rappresentata dall’avvocato Umberto Coppola.
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