Operazione Virgilio a Marsala: 9 condanne per droga

Operazione Virgilio a Marsala: 9 condanne per droga

MARSALA – Nove condanne, per complessivi 109 anni di carcere, sono state inflitte dal Tribunale di Marsala nel processo scaturito dall’operazione antidroga dei carabinieri “Virgilio“. L’indagine prese il nome dalla via del quartiere popolare Sappusi di Marsala dove abitavano alcuni degli arrestati e dove si svolgeva buona parte dell’attività di spaccio.

Nove condanne a Marsala

La pena più severa, 30 anni di reclusione, è stata per il 44enne pregiudicato marsalese Giovanni Parrinello (per altro, già condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di un altro pregiudicato marsalese, Antonino Titone) che, secondo l’accusa, intorno al 2020 avrebbe anche tentato di avviare un giro di spaccio all’interno del carcere di Rossano Calabro (Cosenza), dove era recluso, con la complicità di Marilena Lungaro, di 35 anni, condannata a 12 anni.

Diciassette anni sono stati, invece, inflitti a Pietro Lombardo e a Michele Adorno, 10 anni ad Antonino Davide Di Girolamo, 6 anni e 8 mesi ciascuno a Jessica Torre e a Gianluca Dardo, 4 anni e 8 mesi a Leonardo Titone, e 3 anni a Valentina Galfano. Assoluzione per Sergio Sangiorgio e Anna Maria Di Girolamo.

A sostenere l’accusa è stato il pm Giuseppe Lisella, che per i nove condannati aveva invocato quasi 130 anni di carcere.

L’operazione

L’operazioneVirgilio” ha smantellamento tre gruppi criminali, con forte presenza femminile, che avrebbero operato in concorrenza tra loro. Nel febbraio di due anni fa, l’ordinanza cautelare del gip del Tribunale di Marsala riguardò 14 persone (11 in carcere), accusate, a vario titolo, di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti (crack, eroina e cocaina), estorsione, riciclaggio di denaro, lesioni personali e persino un tentato sequestro di persona per il recupero crediti da un acquirente che non pagava le dosi acquistate.

Dalle indagini è emerso che nel quartiere popolare Sappusi, e in particolare in via Virgilio, c’era la principale “piazza di spaccio” di Marsala. Altri indagati sono già stati condannati in abbreviato o con patteggiamenti.