Omicidio Nicoletta Indelicato, confermato l’ergastolo per la “amica” Margareta Buffa

Omicidio Nicoletta Indelicato, confermato l’ergastolo per la “amica” Margareta Buffa

TRAPANI – La quinta sezione della Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo inflitta il 23 novembre scorso dalla prima sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo a Margareta Buffa, 35 anni, originaria della Romania.

L’omicidio di Nicoletta Indelicato

La donna è stata processata per concorso nell’omicidio di Nicoletta Indelicato, 25 anni, anche lei di origine romena, uccisa con dodici coltellate e poi parzialmente bruciata nella notte tra il 16 e il 17 marzo 2019 nelle campagne di contrada Sant’Onofrio, nell’entroterra di Marsala.

Dopo il primo processo d’appello, che aveva confermato l’ergastolo inflitto in primo grado dalla Corte d’assise di Trapani, la Cassazione aveva annullato la sentenza con rinvio a un’altra sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo.

Le parole dei familiari

Giustizia è stata fatta – hanno commentato i familiari della ragazza uccisa – anche se nulla ci potrà restituire l’amore della nostra vita“.



A rappresentare la famiglia Indelicato come legale di parte civile è stato l’avvocato Giacomo Frazzitta, che ha dichiarato: “Ringrazio la Procura di Marsala per l’eccellente lavoro investigativo svolto e per la velocità con cui ha risolto il caso“.

Le condanne per i due “amici”

Per l’omicidio di Nicoletta Indelicato, nell’aprile 2022, la Cassazione ha reso definitiva la condanna a 30 anni inflitta a Carmelo Bonetta. In primo grado, Bonetta era stato condannato dal G.U.P. di Marsala Francesco Parrinello, e la pena fu confermata in appello.

Sia Buffa che Indelicato, da piccole, erano state adottate da famiglie di Marsala. I tre protagonisti della vicenda erano amici o comunque si frequentavano, e il movente dell’omicidio non è stato completamente chiarito. Subito dopo l’inizio delle indagini, interrogato dai carabinieri, Bonetta confessò, raccontando agli investigatori di essersi nascosto nel bagagliaio dell’auto con cui Margareta aveva portato Nicoletta in contrada Sant’Onofrio. Bonetta ha poi detto di essere saltato fuori con un coltello in pugno quando l’amica si è fermata.

Successivamente, ha aggiunto di aver inferto “solo tre coltellate” alla vittima, mentre le altre sarebbero state inflitte da Buffa.