Molestano turisti e avventori, Daspo urbano per due soggetti

Molestano turisti e avventori, Daspo urbano per due soggetti

TRAPANI – Il Questore di Trapani ha emesso due ordini di divieto di accesso alle aree urbane, noti come Daspo Urbano, nei confronti di due individui che avevano commesso reati nelle scorse settimane.

Il primo soggetto, un giovane in stato di ubriachezza, aveva molestato gli avventori di alcuni esercizi pubblici sul lungomare Ammiraglio Staiti e aveva poi aggredito i poliziotti intervenuti.

Il secondo soggetto, un uomo trapanese, aveva molesto avventori e turisti chiedendo loro soldi presso i parcheggi che servono la stazione a valle della Funivia di Erice.

Il giovane è stato denunciato all’autorità giudiziaria e il divieto di accesso notificatogli gli impedisce di frequentare il lungomare Ammiraglio Staiti e il suo prolungamento Viale Regina Elena per un anno, pena la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 a 20mila euro.

Anche l’uomo trapanese ha ricevuto un ordine di divieto di accesso, che gli preclude le zone in cui aveva esercitato come posteggiatore abusivo per due anni, e in caso di violazione si applicheranno le stesse sanzioni.

Il Daspo Urbano è un provvedimento emesso dalle autorità di pubblica sicurezza, in particolare dal Questore, nei confronti di persone che hanno commesso reati o disturbi dell’ordine pubblico in luoghi pubblici, come parchi, strade o piazze.

Tale provvedimento impone al destinatario il divieto di accedere, frequentare, transitare o sostare in determinate zone per un periodo di tempo determinato, che solitamente varia da sei mesi a due anni, al fine di prevenire ulteriori reati o disturbi dell’ordine pubblico. In caso di violazione, il destinatario del Daspo Urbano può essere punito con la reclusione e una multa pecuniaria.

Ci sono stati diversi casi di Daspo Urbano in Sicilia nel corso degli anni. Ecco alcuni esempi:

  • Nel 2015, un uomo di 75 anni è stato destinatario di un Daspo Urbano di sei mesi per aver dato fastidio a turisti e passanti in un noto quartiere turistico di Palermo, chiedendo loro soldi in modo insistente.
  • Nel 2017, un ragazzo di 19 anni è stato colpito da un Daspo Urbano di sei mesi per aver cantato troppo forte durante una manifestazione in una piazza di Catania.
  • Nel 2018, un uomo di 60 anni è stato colpito da un Daspo Urbano di un anno per aver venduto frutta abusivamente su una spiaggia di Siracusa.
  • Nel 2019, un noto chef siciliano è stato colpito da un Daspo Urbano di due anni per aver aggredito un turista francese durante una lite in un ristorante a Palermo.
  • Sempre nel 2019, un giovane di 24 anni è stato destinatario di un Daspo Urbano di un anno per aver indossato un costume da coniglio e disturbato gli avventori di una nota spiaggia di Mondello, in provincia di Palermo.

Questi sono solo alcuni esempi di casi curiosi di Daspo Urbano in Sicilia, che dimostrano come il provvedimento possa essere applicato in diverse situazioni e a diverse fasce d’età della popolazione.