MAZARA DEL VALLO – Nessuna novità riguardo alla tragedia che ha colpito la famiglia Di Marco e due suoi amici nella notte tra lunedì e martedì sera.
Infatti, il lavoro delle motovedette della capitaneria di porto e dei mezzi aerei messi a disposizione non fornisce elementi nuovi riguardanti i risultati delle ricerche, perché non sono ancora stati trovati i corpi dei due fratelli, Daniele e Pietro, naufragati con il padre dopo il rovesciamento del peschereccio sul quale si trovavano nel corso di una battuta di pesca.
Niente di simile avrebbe mai potuto immaginare Francesco Di Marco, un muratore, che, per solidarietà familiare, aveva ceduto la sua quota dell’attività ai suoi due fratelli a bordo dell’imbarcazione.
E mai nessuno avrebbe potuto pensare che Vito, il padre sessantenne esperto di mare, perdesse la vita in queste tragiche modalità.
E invece, intorno alle tre di notte, il natante si trovava al largo della costa tra Mazara del Vallo e Marsala e, nel tentativo di ritirare le reti, ha subito un brusco piegamento, che ha portato al suo affondamento.
Sono ancora aperte le ricerche di Daniele e Pietro ma, ad oggi, la speranza che siano sopravvissuti al naufragio si fa sempre più debole.