Marsala, morto l’anziano capomafia Antonino Bonafede: era ai domiciliari

Marsala, morto l’anziano capomafia Antonino Bonafede: era ai domiciliari

MARSALA – È deceduto l’anziano boss mafioso di Marsala (Trapani), Antonino Bonafede, all’età di 85 anni. L’uomo, ex allevatore, si trovava in detenzione domiciliare, dove doveva scontare ancora altri 5 anni di reclusione.

Al boss mafioso, condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa, per ragioni di salute gli era stato concesso di uscire dal carcere nel 2017. La morte dell’anziano capomafia Bonafede è avvenuta lo scorso giovedì, ma la notizia è trapelata nella giornata di oggi.

L’anziano, nell’aprile del 2018, è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 16 anni di carcere, pena “complessiva”, comprendente cioè una precedente condanna a 6 anni già scontata, inflitta dal Tribunale di Marsala l’8 giugno 2015, e confermata il 13 novembre 2017 dalla Corte d’Appello di Palermo, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antimafia dei carabinieri “The Witness”, del 9 marzo 2015.

Nel maggio scorso, in virtù di una condanna definitiva per violazioni gli obblighi imposti ai condannati mafiosi, i togati del Tribunale di Marsala, a seguito dell’inammissibilità del ricorso alla Corte di Cassazione, gli avevano confermato il termine della detenzione domiciliare sino al 2026.

Bonafede era padre dell’ex latitante Natale Bonafede, al momento in carcere con una condanna all’ergastolo per gli omicidi commessi nei primi anni ’90 dalla Cupola, ai tempi capeggiata da Totò Riina.