Fonte foto Nuovosoldo.it
CASTELVETRANO – “Cari signori, vi chiedo pubblicamente di non infastidirmi ulteriormente con richieste di acquisto delle quote sociali dell’azienda di cui faccio parte attraverso pseudo mandanti o manifeste proposte volte solo ed esclusivamente a farmi ‘scappare‘ da questa città per espiare la colpa di avere compiuto il mio dovere nel denunciare il malaffare“, inizia così il post di denuncia dell’imprenditrice Elena Ferraro, amministratrice della Servizi sanitari Hermes di Castelvetrano (Trapani). Si tratta di una vera e propria paladina della denuncia contro il malaffare, che pubblicamente si è schierata un’altra volta contro coloro i quali l’hanno “sollecitata” a vendere le quote della società che amministra nel territorio del superlatitante Matteo Messina Denaro.
Già nel 2011 Elena aveva denunciato e fatto arrestare il cugino di Matteo Messina Denaro, Mario Messina Denaro. Quest’ultimo, secondo l’accusa, sarebbe andato nel suo ufficio per chiedere il pizzo. Lei, però, non si chinò alle minacce del potere mafioso. Mario Messina Denaro venne arrestato nell’ambito dell’operazione antimafia “Eden”.
Dopo la denuncia, Ferraro subì anche intimidazioni. Minacce che non portarono alcun frutto al mandamento mafioso e che non distolsero l’imprenditrice dalla sua lotta contro il malaffare.
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