TRAPANI – È morto Michele Lipari, il 42enne precipitato da un ponteggio a Erice, in provincia di Trapani, alcune settimane fa. Si è spento dopo giorni di agonia all’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato.
Sono intervenuti a riguardo il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello: “Il tragico epilogo dell’incidente sul lavoro avvenuto due settimane fa a Erice ci riempie di dolore e ci induce ancora una volta a chiedere alle istituzioni deputate a tale compito maggiori controlli nei cantieri a tutela della sicurezza dei lavoratori. Ci stringiamo al dolore della famiglia in questo momento cosi triste e difficile“.
“La sicurezza va garantita sempre – continuano -, perché la vita va garantita sempre. I numeri dei morti sul lavoro in Italia sono agghiaccianti, per questo la Uil da sempre si impegna per rivendicare misure utili per fermare questa strage. Lo dobbiamo a chi ha perso la vita mentre lavorava, lo dobbiamo a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori” concludono.
La tragedia si è verificata in un cantiere a Erice, in provincia di Trapani. L’operaio è precipitato da un ponteggio riportando gravi ferite, tra cui diverse fratture. L’incidente si è verificato durante i lavori di manutenzione di un edificio privato in via Filippo Corridoni. Le cause esatte del crollo del ponteggio non sono ancora chiare. Purtroppo Michele Lipari non è riuscito a sopravvivere.
Durante i primi dieci mesi del 2022, in Sicilia ci sono stati 43 decessi sul posto di lavoro. Questi dati sono stati raccolti dall‘Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro Vega Engineering, che ha elaborato i dati dell’Inail. Il tasso di incidenza dei decessi sugli occupati in Sicilia è stato del 32,8%, mentre il 6,5% sulla media nazionale.
Spesso queste morti sono causate da insufficienti misure di sicurezza sul posto di lavoro, come la mancanza di protezioni individuali, formazione e istruzione per i lavoratori riguardo i pericoli del loro lavoro, e controlli da parte delle autorità competenti.
Per contrastare questo problema, è essenziale che vengano prese iniziative concrete per garantire la sicurezza dei lavoratori. Questo potrebbe comprendere la formazione dei lavoratori sui rischi del loro lavoro, la fornitura di equipaggiamento di protezione, e controlli regolari da parte delle autorità per verificare che le aziende rispettino le norme sulla sicurezza sul lavoro.
Inoltre, è cruciale che le vittime e le loro famiglie ricevano il sostegno e l‘assistenza necessari. Questo potrebbe includere il riconoscimento da parte delle autorità della loro situazione, servizi di supporto psicologico e finanziario, e una compensazione equa per le perdite subite.
È fondamentale che tutte le parti interessate, dalle autorità alle aziende, si impegnino a prevenire le morti sul lavoro in Sicilia, per garantire un futuro più sicuro e giusto per i lavoratori della regione, come hanno evidenziato il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino e il segretario Feneal Uil Trapani Giuseppe Tumbarello.
Foto di repertorio
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