Inchiesta “Scrigno”, la mafia e i rapporti con la politica: emergono nuovi nomi

Inchiesta “Scrigno”, la mafia e i rapporti con la politica: emergono nuovi nomi

TRAPANI – Sono state concluse le indagini relative all’inchiesta “Scrigno”, che lo scorso marzo aveva rivelato l’esistenza di rapporti tra mafia, politica e impresa nella provincia di Trapani.

A marzo gli arresti erano stati 25: tra loro anche i fratelli Francesco e Pietro Virga (figli del boss Vincenzo) e alcuni politici, come Paolo Ruggirello, ex deputato candidato alle elezioni regionali del 2017.

Tra le accuse contestate agli indagati quelle di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio e altro, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Dall’inchiesta, però, sarebbero emersi dei nomi nuovi, alcuni di persone legate alla politica trapanese. Tra questi anche quello di Francesco Todaro, Luigi Manuguerra con il figlio Alessandro  e Vito Mannina, ex consigliere comunale.

Tutti gli imputati, anche quelli inizialmente non coinvolti nel blitz, hanno ricevuto un avviso di conclusione indagini dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.