La terribile notte di Pantelleria, si indaga sulle origini dell’incendio: il punto della situazione

La terribile notte di Pantelleria, si indaga sulle origini dell’incendio: il punto della situazione

PANTELLERIA – È stato contenuto, durante la notte, l’incendio è divampato a Pantelleria nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale.

Le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione e mettendo in pericolo diverse abitazioni che sono state evacuate.

In fuga i turisti. Tra le ville sgomberate ci sarebbero anche quella dell’ex calciatore Marco Tardelli e dello stilista Giorgio Armani, che stava ospitando alcuni amici quando ha dovuto abbandonare di gran corsa la sua dimora, a bordo di un suv per raggiungere la costa e salire sulla barca.

Aperta un’inchiesta

La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio che ha devastato ettari di vegetazione a Pantelleria. Ancora incerta la natura del rogo. Due i punti di innesco lontani 400 metri l’uno dall’altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale. I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi. I rilievi fotogrammetrici saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l’incendio e da come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffia da ieri sull’isola.

Mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. “Un incendio colposo, causato dall’incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso“, commenta il procuratore di Marsala, Piscitello.



La situazione attuale

Le fiamme non sono ancora del tutto spente ma sono sotto controllo. Alle 6.55 sono arrivati due Canadair ma presto uno ha dovuto lasciare il luogo a causa di una avaria e sarà sostituito. I vigili del fuoco dicono che è attivo un fronte fiamma a cala Gottone. Dal comando dei vigili del fuoco di Trapani sono state inviate due squadre operative con autopompe e moduli antincendio boschivi che operano con personale della Forestale e volontari della Protezione civile. Le fiamme sono alimentate dal vento di scirocco che ancora soffia forte sull’isola. La notte scorsa erano stati inviati sui luoghi dell’incendio anche alcuni automezzi aeroportuali. L’aeroporto è funzionante.

Le dichiarazioni

Dopo la grande paura di ieri sera e una notte trascorsa al lavoro a Pantelleria si va verso la normalità: due Canadair sono già al lavoro per spegnere gli ultimi focolai in una zona dopo è difficile operare da terra. Il vento è calato e anche le fiamme, il peggio sembra passato“. Così il sindaco Vincenzo Campo all’Ansa. Resta “il forte dubbio” che il rogo “abbia origine dolosa“, perché, spiega, è “partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri”. Campo auspica che “a Pantelleria, come nel 2016, la natura possa coprire l’accaduto e si scoprano i ‘fenomeni’ di questo atto indegno“.

L’incendio ha lambito case e colpito diversi canneti, così alcune abitazioni hanno riportato danni indirettamente. Nella notte una trentina di persone sono state messe al sicuro per precauzione via mare e diciotto di loro sono stati ospitati dal Comune. Non ci risultano che ci siano feriti, ma soltanto tanta paura. C’è stata una grande sinergia e un forte impegno, professionale e umano, da parte di tutti i soccorritori: vigili del fuoco, volontari, corpo forestale, protezione civile comunale, carabinieri, marina militare e guardia costiera. E ne siamo orgogliosi. Hanno fatto un grande lavoro in attesa dei rinforzi“, ha spiegato Campo.

L’incendio è stato contenuto, rimangono alcuni focolai“. Lo dice il capo della Protezione civile, Salvo Cocina. “È andata bene – aggiunge – perché il vento di scirocco spinge verso il mare, altrimenti sarebbe stato complicato“. Cocina spiega che “non c’è stato alcun danno a persone, bruciate solo alcune strutture in legno come tettoie e gazebo“.

Foto Ansa