MARSALA – Continuano i servizi di controllo del territorio da parte dei carabinieri della compagnia di Marsala finalizzati alla repressione del diffuso fenomeno del furto di energia elettrica. Già la scorsa settimana, infatti, i carabinieri della stazione di Petrosino, avevano denunciato ben sei persone che si erano appropriate illecitamente di energia, allacciandosi abusivamente alla rete elettrica.
Questa volta, nella mattinata di martedì, sono stati i carabinieri della stazione di Marsala, diretti dal maresciallo maggiore Gaspare Paladino, ad arrestare per furto di energia elettrica Vito De Carlo, giovane marsalese di 30 anni.
Nello specifico, durante un controllo nell’abitazione di quest’ultimo, i carabinieri hanno notato che, nonostante il contatore fosse in blocco e con le spie rosse attivate, l’appartamento era comunque raggiunto da energia elettrica. Approfondendo l’accertamento anche con l’ausilio di personale tecnico, i militari hanno trovato un cavo elettrico volante che dalla strada giungeva direttamente all’immobile dell’uomo. Inoltre, era presente anche un interruttore magnetotermico – occultato in una scatola in plastica – che gli permetteva di attivare e disattivare il flusso di corrente dall’abitazione.
Nonostante i vani tentativi di occultare la citata scatola, De Carlo è stato arrestato per il furto di energia elettrica, aggravato dal danneggiamento dell’impianto di fornitura dell’azienda erogatrice. Condotto nella caserma “Silvio Mirarchi” di Marsala, al termine delle formalità di rito, il 30enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto con rito direttissimo. Nella mattinata di mercoledì, il giudice lilybetano, condividendo l’operato dei carabinieri, ha convalidato il suo arresto, sottoponendolo alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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