MARINELLA DI SELINUNTE – Il gip del Tribunale di Marsala Sara Quittino ha rigettato la richiesta di incidente probatorio presentata da Margherita Barraco, legale di Ernesto Favara, l’ex pescatore che, il 24 dicembre scorso, ha ucciso con dodici coltellate la moglie Maria Amatuzzo a Marinella di Selinunte, frazione del Comune di Castelvetrano.
L’avvocato Barraco aveva chiesto la perizia psichiatrica sul suo assistito per verificare se, al momento di commettere il delitto, Favara era capace di intendere e di volere. Il gip ha rigettato la richiesta, ritenendola “prima ancora che infondata, del tutto inammissibile“.
Favara, in sede di interrogatorio davanti al gip dopo alcuni giorni dall’arresto, ha risposto alle domande del giudice. L’avvocato Vito Cimiotta, difensore del padre della vittima, ha già anticipato che, come parte civile, si avvarranno di un proprio consulente.
“I familiari le avevano consigliato di costituirsi parte civile nel processo per maltrattamenti nei confronti del marito e invece Maria Amatuzzo non lo volle fare perché, come riferito ai familiari, temeva una reazione“. Lo dice l’avvocato Vito Cimiotta, difensore del padre della donna uccisa a coltellate dal marito Ernesto Favara alla vigilia di Natale.
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