MARSALA – È stata eseguita oggi l’autopsia su Marisa Leo: l’esame autoptico è stato effettuato al Policlinico di Palermo, all’Istituto di medicina legale, dove il cadavere della donna uccisa dall’ex compagno, Angelo Reina, era stato trasferito sabato scorso dal cimitero di Marsala.
Ancora troppe le domande senza risposta
I punti da chiarire sull’omicidio-suicidio sono ancora molti. Sarà il risultato dell’autopsia a chiarirne alcuni.
Così Angelo Reina premeditava di uccidere Marisa Leo da tempo
Dai primi riscontri investigativi è emerso che quell’omicidio, Angelo Reina, lo premeditava da tempo. L’uomo da settimane aveva anche noleggiato un’auto: proprio a bordo del mezzo, gli agenti della Squadra Mobile di Trapani che si stanno occupando delle indagini, hanno trovato proiettili della calibro 22 con cui Reina avrebbe ucciso Marisa.
Secondo quanto riportato dai colleghi di La Repubblica, lo stesso titolare dell’agenzia di noleggio, si sarebbe presentato in Questura. In questi giorni è venuto allo scoperto anche che Reina aveva ingaggiato un investigatore privato per far seguire Marisa. Anche quest’ultimo si sarebbe presentato in modo spontaneo dai poliziotti.
Il fratello di Marisa Leo chiede l’affidamento della nipotina
I riflettori continuano a essere puntati sull’unica superstite della famiglia Leo-Reina: stiamo parlando della figlia nata anni prima, quando i due vivevano insieme e si amavano. Mauro Leo, fratello di Marisa, ha rilasciato nei giorni scorsi una intervista ai colleghi del Corriera della Sera in cui ha raccontato di aver chiesto l’affidamento della nipotina, che ancora non sa che la sua mamma non c’è più. E nemmeno il suo papà, che ha deciso di suicidarsi poco dopo il delitto, sparandosi un colpo sul ponte della A29.
“Non resterà mai sola. Mi considero già padre e madre per lei. Non ho trovato le parole per dirle cosa è successo“, continua, e poi si rivolge al sindaco perché “l’assistente sociale e la psicologa dei servizi sociali cerchino con me le parole giuste“.