CASTELVETRANO – Non ci sono più dubbi: il cadavere ritrovato nel pomeriggio del 4 novembre alla foce del fiume Belice, a Selinunte, in provincia di Trapani, nella zona del ponte di ferro, appartiene a Paolo Giovanni Privitera, operaio castelvetranese di 50 anni.
La conferma è arrivata oggi in seguito all’esito dell’esame del Dna effettuato dal personale del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica.
L’operaio era scomparso alla fine del mese di ottobre. Date le difficoltà riscontrate nel riconoscimento del corpo dell’uomo a causa della sua lunga permanenza in acqua, i familiari avevano chiesto la comparazione del Dna.
L’autopsia, eseguita già l’8 novembre all’obitorio del cimitero di Castelvetrano, aveva confermato l’assenza di segni di violenza sul corpo del 50enne. Al momento, per gli inquirenti, l’ipotesi più accreditata per la morte di Priviter è quella del suicidio.