MAZARA DEL VALLO – In un’Italia funestata da una profonda crisi (a discapito di chi sostiene che sia finita), si dovrebbe puntare nuovamente su quei settori, come agricoltura, allevamento e pesca, su cui l’economia dello stivale si è sempre fortemente basata.
E invece si continua a tartassare proprio il settore primario, con leggi nazionali ed internazionali, che stanno totalmente impoverendo chi, negli anni passati, ha sfamato un paese intero.
8 mila posti di lavoro in meno su tutto il comparto della pesca nel comprensorio di Mazara del Vallo, 90 milioni di euro inviati dall’Unione Europea andati persi, 1500 le famiglie di pescatori ormai sul lastrico.
Sono questi alcuni dei numeri impietosi sulla situazione del comparto della pesca a Mazara del Vallo, presentati da chi ha deciso di dar voce a migliaia di pescatori siciliani: gli europarlamentari del Movimento 5 stelle Ignazio Corrao e Marco Affronte.
I portavoce M5S a Bruxelles hanno incontrato i pescatori di tutte le associazioni nel corso di un evento pubblico al teatro Rivoli. Il confronto dal titolo “RipeschiAmo” ha visto la partecipazione delle diverse associazioni armatoriali, cooperative, il Distretto, l’Osservatorio, operatori della pesca sia della piccola pesca locale, che di quella che effettua battute di pesca a molte miglia da terra.
Rappresentanti da Palermo, Isola delle Femmine, Sciacca, Marsala, Pantelleria, Selinunte, Mazara, dell’Osservatorio, del Distretto hanno partecipato portando le loro istanze ed ovviamente le criticità di un comparto ormai in ginocchio.
Istanze che sono già oggetto di attività parlamentare in Europa grazie all’attività dei portavoce al Parlamento europeo, Ignazio Corrao, componente della commissione sviluppo, e Marco Affronte, coordinatore della Commissione Pesca. Presenti anche il portavoce al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo ed i portavoce all’Ars Sergio Tancredi e Matteo Mangiacavallo.
“Che migliaia di famiglie che hanno basato la propria vita sulla pesca siano sul lastrico è purtroppo cosa ormai nota – ha dichiarato Ignazio Corrao – ma conoscere queste realtà, sentire dalla loro viva voce, la straziante condizione che vivono è un pugno allo stomaco. Adesso stiamo muovendoci attivamente per rimediare agli errori del passato e lo stiamo facendo con una incessante opera di mediazione con altri paesi, gli stessi che sin ora sono stati agevolati dai rappresentanti italiani”.
Durante la visita al distretto produttivo della pesca, avvenuto prima dell’incontro al teatro Rivoli, Corrao ha voluto affrontare la “questione libica”, che rappresenta un rischio sempre più reale per la vita dei pescatori siciliani.
“Saremmo potuti venire qui a Mazara – ha dichiarato Marco Affronte – a promettere che tutto sarà subito risolto per i pescatori e le loro famiglie, invece spesso chi ha promesso mari e monti è poi scappato dopo le elezioni. Non è nostro costume fare questo, noi siamo qui per capire le condizioni e portare a Bruxelles le vostre legittime richieste“.
Questo a Mazara del Vallo, è già il secondo incontro, per gli eurodeputati, con i gruppi di pescatori siciliani. Corrao e Affronte, infatti, avevano già incontrato i pescatori di Milazzo, essendo la pesca minata dalla presenza di uno stabilimento petrolchimico.
La realtà dei fatti è che, tutti i rappresentanti del settore primario, sono stanchi di sentire solo parole, di dover credere a promesse, mai mantenute. Vogliono i fatti, vogliono essere tutelati, ed è gisuto che questo avvenga.
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