TRAPANI – È stata disposta la confisca per il patrimonio di Vito Marino, imprenditore trapanese, che sta scontando l’ergastolo per la famosa strage di Brescia, in cui tre persone vennero uccise nell’agosto del 2006.
Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani su proposta del Questore e del Procuratore. Nello specifico, la confisca riguarda 26 immobili, a cui si aggiungo nove società e otto conti correnti.
Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 15 milioni di euro. Vito Marino, figlio del boss di Paceco, Girolamo, svolgeva un ruolo di primaria importanza in un’associazione a delinquere collegata a un sistema di truffe per acquisire contributi pubblici.
Un aspetto strettamente legato all’uccisione di tre membri della famiglia Cottarelli, a Brescia. Uno di loro, infatti, pare volesse uscire dal giro illegale: Marino temeva che avrebbe potuto svelare troppi segreti.