TRAPANI – Prima il boom di passeggeri, poi la doccia fredda della cancellazione di migliaia di voli. Il destino della compagnia low cost irlandese Ryanair sembra essere strettamente legato a quello dello scalo di Trapani Birgi: l’aeroporto Vincenzo Florio, infatti, è quello più penalizzato dai tagli stabiliti da Dublino.
La messa a terra di 25 aerei decisa da Ryanair provocherà una riduzione del traffico aereo nello scalo trapanese del 60% rispetto allo scorso anno. Vale a dire che, tra novembre e marzo, a Birgi transiteranno 200mila passeggeri in meno.
Ad essere tagliate, nel periodo sopra indicato, saranno 7 tratte: 4 nazionali (Parma, Genova, Roma e Trieste) e 3 città europee (Francoforte, Baden Baden e Cracovia). Della cancellazione dei voli l’aeroporto Vincenzo Florio è stato avvisato da Ryanair solo pochi minuti prima della diffusione del comunicato ufficiale.
Un vero e proprio terremoto che rischia di travolgere l’economia turistica della provincia e il suo indotto.
Non sono solo i problemi operativi della compagnia ad allontanare Ryanair da Trapani, ma anche il mancato accordo di co-marketing: per convincere la compagnia low cost a mantenere gli stessi livelli di traffico della scorsa stagione, infatti, i comuni del trapanese dovrebbero versare 6 milioni di euro nelle casse irlandesi. MA l’accordo che non è ancora stato firmato.