Cantine e oleifici non a norma: scattano sequestri, denunce e multe

TRAPANI – Tra la fine del mese di ottobre e gli inizi di novembre di quest’anno, i carabinieri delle stazioni di Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa e Poggioreale, coordinati dal Comando Compagnia di Castelvetrano, hanno condotto una campagna di controlli negli oleifici e cantine in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo.

Le attività ispettive hanno permesso di denunciare in stato di libertà 4 soggetti per violazioni di vario genere, di elevare sanzioni di carattere amministrativo per un totale di 7mila euro e di sequestrare circa 3mila chilogrammi di olio extravergine di oliva. In quasi tutte le attività ispettive eseguite sono state riscontrate diverse violazioni delle normative vigenti, sia di carattere amministrativo che penale.

Più nello specifico, in un oleificio a Partanna, i militari operanti hanno contestato al legale rappresentante dell’azienda la mancanza della documentazione attestante la tracciabilità relativa alla provenienza di una partita di olio, per cui hanno proceduto a elevare la sanzione di 1.500 euro e al consequenziale sequestro, sempre di carattere amministrativo, di olio extravergine di oliva per un valore di 22.800 euro.

Sono state rilevate ulteriori violazioni amministrative in una cantina vitivinicola, sempre a Partanna, relative all’omesso aggiornamento della registrazione sanitaria in ordine alle modifiche strutturali e alla non corretta attuazione delle procedure di controllo per cui sono state elevate complessivamente sanzioni per 3mila euro.

In un oleificio di Salaparuta, è stato riscontrato il mancato rinnovo dell’autorizzazione allo scarico per cui è stata elevata la sanzione di 1.500 euro, mentre in una cantina vitivinicola in Santa Ninfa, per l’omesso aggiornamento della registrazione sanitaria in ordine alle modifiche strutturali, è stata prevista una sanzione di mille euro.

Infine, i legali rappresentanti di due cantine vitivinicole site in Salaparuta, di un oleificio di Santa Ninfa e uno di Partanna, sono stati denunciati in stato di libertà poiché i militari operanti hanno riscontato in tutti i casi violazioni di rilevanza penale; in una circostanza, in materia di protezione dei dati personali e garanzie in materia di controllo a distanza, mentre negli altri casi poiché erano state installate telecamere atte al controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, senza la prevista autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro.