CASTELVETRANO – A distanza di 3 giorni dal tragico incendio che ha distrutto interamente il campo spontaneo di lavoratori extracomunitari stagionali nell’ex “Calcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano, in provincia di Trapani, i migranti sfollati sono tornati a montare accampamenti di fortuna.
Nel tragico rogo di mercoledì notte, che ha divorato completamente tutto il campo e gli alloggi di fortuna, è stato trovato senza vita il corpo di uno dei lavoratori, un giovane proveniente dall’Africa subsahariana. L’incendio ha anche colpito alcuni magazzini limitrofi.
Oggi, a distanza di 3 giorni, i migranti sono tornati, dopo aver spostato i vari cumuli di cenere e detriti, e hanno iniziato a rimontare gli alloggi di fortuna utilizzando legno, plastica a vario materiale. Intanto il proprietario della dismessa “Calcestruzzi Selinunte” ha più volte denunciato la presenza di accampamenti abusivi nella sua proprietà.
Un alto gruppo di migranti, invece, sta adesso occupando abusivamente l’ex oleificio “Fontane d’oro”, confiscato alla mafia e ora di proprietà del Comune di Campobello di Mazara.
Fonte immagine: Ansa
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