CASTELVETRANO – Un bancale di bottiglie d’acqua è stato donato dalla Fraternità Betlemme di Èfrata al carcere di Castelvetrano, in provincia di Trapani, nell’ambito del progetto “Sete di dignità”, promosso a livello nazionale dal cappellano don Vincenzo Aloisi e al quale la Fraternità ha aderito con convinzione.
Don Aloisi: “Il Giubileo sia occasione di carità concreta”
“Questa iniziativa nasce proprio in quest’anno giubilare – spiega don Aloisi – la carità è un segno distintivo del Giubileo, indicando che non si tratta solo di un evento religioso, ma di un’occasione per vivere la fede in modo attivo e concreto, attraverso la cura del prossimo”.
All’interno dell’istituto penitenziario, l’acquisto di acqua potabile è consentito solo a chi dispone di risorse economiche. Tuttavia, molti detenuti vivono in gravi condizioni di indigenza, privi di qualunque forma di sostegno esterno.
Il progetto si propone di fornire mensilmente almeno una bottiglia d’acqua al giorno ai detenuti più poveri, grazie alla distribuzione regolare di una pedana di bottiglie.
Un segno concreto di attenzione e vicinanza
“Un piccolo segno di attenzione e prossimità, che vuole affermare il valore della persona anche nei contesti più provati – spiega ancora don Aloisi – Il progetto è reso possibile grazie al coinvolgimento di cittadini, famiglie e imprese del territorio, che stanno rispondendo con generosità all’appello lanciato nelle scorse settimane”.