TRAPANI – Il 13 maggio scorso, la Squadra Mobile di Trapani ha fermato due cittadini tunisini sospettati di essere gli scafisti che avrebbero guidato un gommone partito dalle coste della Tunisia con 24 migranti clandestini a bordo, tra cui un neonato di pochi mesi.
Il gommone con i migranti verso la Sicilia
I due tunisini avrebbero condotto l’imbarcazione verso le coste marsalesi. Tuttavia, a largo dell’isola di Marettimo, a causa delle difficoltà di galleggiamento, i migranti avrebbero chiesto di essere sbarcati sull’isola. Gli scafisti avrebbero quindi lasciato la maggior parte dei passeggeri a Cala Conca, ad ovest di Marettimo, per poi proseguire il viaggio verso la Sicilia con quattro clandestini a bordo, cercando di evitare le forze di polizia.
Una segnalazione ha permesso l’intercettazione del gommone, soccorso da una motovedetta della Capitaneria di Porto. Durante le operazioni di salvataggio, i migranti hanno indicato la presenza dei loro compagni abbandonati, consentendo il loro recupero.
L’arresto dei due presunti scafisti
I presunti scafisti sono stati individuati grazie a un’intensa attività investigativa della Squadra Mobile e sottoposti a fermo di Polizia giudiziaria, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il fermo, richiesto dalla Procura della Repubblica locale, è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.
Due tunisini in manette per reingresso illegale
Nel corso della stessa operazione, sono stati arrestati altri due tunisini per reingresso illegale dopo un precedente provvedimento di espulsione, e sono stati accompagnati alla frontiera.