CASTELVETRANO – L’imprenditore Nicolò Clemente, 53 anni, di Castelvetrano (Trapani), è stato condannato a 15 anni di carcere per associazione mafiosa.
Lo ha deciso nelle scorse ore il Tribunale di Marsala (TP). Il pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo aveva chiesto 20 anni.
Nonostante l’esclusione dell’aggravante del “ruolo direttivo” nell’associazione criminale Cosa Nostra, per l’imprenditore sono stati disposti anche 3 anni di libertà vigilata una volta ultimato il periodo da trascorrere in carcere. Decisa anche la confisca di beni, società e conti correnti.
Clemente era stato arrestato nel 2018 in seguito a un blitz della Direzione Investigativa Antimafia di Trapani per presunte infiltrazioni mafiose in alcune attività di sua proprietà nel territorio di Castelvetrano. Il 53enne è ritenuto, inoltre, uno degli uomini più vicini al boss latitante Matteo Messina Denaro. Le indagini sul rapporto tra l’odierno condannato e il boss mafioso erano state avviate in seguito alle dichiarazioni del pentito Lorenzo Cimarosa.
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